Carolina di Monaco a Lecce per assistere a “Core meu”
Grande successo per lo spettacolo firmato da Antonio Castrignanò e nel quale era impegnato anche il balletto monegasco. La primogenita del principe Ranieri è stata stregata dal mare e dalla pizzica. Ma anche dal barocco, dal centro storico di Lecce dove si è intrattenuta per un invito a cena. Spaghettata al chiaro di luna
E’ qui, in Puglia, ad onorarci della sua principesca presenza. E’ Caroline di Monaco, la più nota delle principesse europee, sicuramente la più affascinante di tuttte. Sangue blu, il suo Principato è quello di Monaco, il più celebrato del continente, molto amato in particolar modo dai big, che vanno dallo spettacolo allo sport, dalla finanza alla politica. Perché il Principato è un porto sicuro, non solo per attraccarci uno yacht.
Ma non è questo che vogliamo raccontarvi, no. Bensì del fatto che la principessa, evidentemente attratta dalla bellezza di una regione che conosce e di cui le hanno raccontato un sacco di amici, ha colto l’occasione di spingersi da queste parti. L’approdo al “Marina” di Brindisi, perfettamente riuscito. Il suo yacht, il Pacha III, non passa inosservato, perché ha quasi cento anni e una classe, nemmeno a dirlo, principesca. Dopo aver espletato tutte le formalità del caso, aver compiuto quei passi che il protocollo impone, mercoledì sera la primogenita di Ranieri di Monaco e Grace Kelly, ha assistito allo spettacolo “Core Meu”, firmato da Antonio Castrignanò e nel quale era impegnato anche il balletto monegasco.

SPETTACOLO PRINCIPESCO
Spettacolo seguito con la massima attenzione, raccontano le cronache, le agenzie di stampa, i quotidiani regionali e locali. Carolina di Monaco, scrivono, è stata stregata dal mare e dalla pizzica, ma anche dal barocco, dal centro storico di Lecce dove si è intrattenuta per un invito a cena.
Non è stata una sorpresa la presenza della principessa. Carolina di Monaco nel fine-settimana a Lecce, era stata preannunciata da una nota degli organizzatori dell’evento, svoltosi in piazza Duomo in tre serate (giovedì 18, venerdì 19 e sabato 20 luglio).Quella nel cuore di Lecce, si diceva, era la prima italiana di “Core Meu”, lo spettacolo nato dall’incontro tra la danza classica della compagnia Les Ballets de Monte Carlo e la musica tradizionale di Antonio Castrignanò & Taranta Sounds.
Circa cinquanta ballerine e ballerini provenienti da diciotto Paesi hanno danzato al ritmo incessante e viscerale del tamburello, evocando le origini dell’antica danza popolare, usata, fino allo sfinimento, come rimedio contro l’ipotetico e metaforico morso della tarantola. “Core Meu”, dedicato a Maurice Béjart, rivoluzionario e innovativo danzatore e coreografo francese scomparso nel 2007, alterna – descrivono nella nota gli organizzatori – sensualità ed estasi fisica; un crescendo che propone una nuova interpretazione di questa danza tradizionale, che infonde alla danza classica nuove prospettive e culmina – è riportato – in un finale dionisiaco dopo il quale ballerine e ballerini cadono come un corpo solo.

BELLA CARTOLINA
L’evento, con il patrocinio del Comune di Lecce, è stato organizzato da Ponderosa Music&Art, Beatmi, Gente di Terra con il sostegno del Ministero della Cultura in collaborazione con il Principato di Monaco e la Regione Puglia.
E’ andata così, con una spaghettata, si dice, s’inventa, si va dietro ad una confidenza, ad un gossip. Qualche furbacchione suggerisce di esagerare, fa passare notizie di seconda mano con un «Ma ti pare? Io c’ero!» e il giornalista, tenuto a distanza, alla fine porta a casa il “pezzo di colore”. Perché è questo, comunque, che reali e principi, alla fine, e nemmeno tanto, danno alla nostra terra: colore. Dunque, come non dare ragione a quel politico che prendendo spunto dal grande Enzo Jannacci, l’importante è esagerare. Perché alla fine, sono queste le cartoline che fanno il giro per il mondo e tornano cariche di turisti.