Puglia, negli ultimi cinque anni un incremento del 60%

Mare l’estate, l’entroterra tutto l’anno. Spiagge e antiche masserie ridisegnate, in risalto bellezze senza tempo. Voli diretti dalla Francia. Germania e Regno Unito, mercati storici, cui si Spagna e Russia. E poi Australia e Brasile.

Il mare, a collina, la gastronomia. Le spiagge e le antiche masserie ridisegnate salvando tratti antichi che mettono in risalto bellezze senza tempo.

Dunque, la Puglia e il suo profilo di accoglienza diventano sempre più internazionali. Lo ha confermato in questi giorni Pugliapromozione, in occasione della BIT, la Borsa internazionale del turismo. La nostra regione conferma, anzi supera se stessa, riportando una lunga serie di dati che incoraggiano gli investimenti in direzione di una risorsa in continua crescita: la bellezza dei paesaggi naturali, dal mare alla campagna.

Il turismo nella nostra regione presenta un profilo sempre più internazionale. Lo scorso anno, gli arrivi dall’estero sono stati calcolati in 1,2 milioni. Come a dire, una crescita di 12 punti percentuali rispetto al 2018. Questo il risultato sul quale la Puglia si sta attivando nel migliorare i servizi e avanzare un’offerta sempre più interessante. Lo scopo è quello di incoraggiare un appeal che non si limiti al mare e ai mesi estivi.

In occasione della “Borsa”, sono stati presentati itinerari realizzati che raccontano la Puglia come meta culturale, dove le bellezze naturali e storiche, insieme alla cucina  costituiscono beni strategici. La stessa Loredana Capone, assessore all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia, a Milano, ha avuto modo di illustrare le direttrici dell’offerta.MASSERIA Copertina - 1ENTROTERRA E MARE

Due i principali indirizzi. Puntare sul mare, per esempio, ma non solo nel periodo estivo, sicuramente importante, ma che non può essere attrattore per tutto l’anno. Occorre lavorare affinché il mare venga considerato come punto di attraversamento: percorrere il mare, cioè, per arrivare nell’entroterra, la Puglia che non ti aspetti quella che va scoperta, dai “cammini” al cicloturismo, dalle passeggiate nel centri storici e le visite ai musei, per giungere a uno degli asset pugliesi imbattibili: la buona cucina, in Puglia tutta da scoprire.

Prendiamo come campione gli ultimi cinque anni. L’industria turistica pugliese ha registrato tassi di crescita a doppia cifra: dal 2015 al 2019 il turismo internazionale è cresciuto del 60% e gli arrivi complessi (italiani e stranieri) sono cresciuti del 23%. Nella Top 15 dei mercati esteri, Francia, Spagna, Paesi Bassi e Stati Uniti hanno registrato percentuali di crescita, invece, intorno al 20%.

La Francia raggiunge la Puglia attraverso voli diretti. Oltre alla Francia, Germania e Regno Unito, mercati storici cui si uniscono la Spagna, con Madrid, cresciuta tantissimo anche grazie al volo diretto, e la Russia. Accanto a questi Paesi, anche mercati extraeuropei: gli Stati Uniti, per esempio, che hanno avuto una crescita esponenziale nell’ultimo anno. Stesso discorso per i voli intercontinentali, da Australia e Brasile.Masseria Don Cataldo Foto 01 - 1ARTE, SAPORI E “CAMMINI”

Per continuare ad incoraggiare questo percorso positivo, sono stati attivati itinerari dedicati all’arte, ai sapori e al cicloturismo, ai “cammini”. Ora tocca impegnarsi sul fronte della ricettività.

Anni fa si pensava che il turismo non potesse essere il settore trainante dell’economia pugliese, mentre ora sono stati messi in campo incentivi per migliorare le strutture. Attenzione, non per realizzare nuove strutture: non si vuole incidere sul paesaggio, dunque gli incentivi regionali di cui si parla saranno assegnati a coloro che migliorano i palazzi storici a partire dalle masserie. Oltre cinquecento milioni di euro sono stati investiti in questi anni con i fondi europei messi in campo dall’Assessorato all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia a favore delle strutture ricettive per migliorare la qualità. In questo senso, fra le strutture sulle quali ci siamo espressi più recentemente, spiccano quelle nel cuore della Valle d’Itria.