Pietro e Michele, imprenditori garganici, introducono la rivoluzione nella camiceria

L’idea inizialmente sembrava fuori dagli schemi. Grazie alla loro esperienza sfidano il mercato e colgono nel segno. Un incontro, duecentocinquanta operatori e “bingo!”: la Puglia e il Tavoliere diventano un esempio per l’alta moda italiana

cotone_organico-1170x650Che la Puglia fosse terra dalle mille risorse era un fatto risaputo. A molti sicuramente, tranne a chi vorrebbe staccare il Nord dal Sud, pensando di fare un affare, dimenticando che la ricchezza – prima che l’Italia diventasse una sola – abitava da queste parti prima che l’Italia diventasse una sola. Premessa tirata un po’ per la giacchetta, non diciamo di no, ma è bene non passare solo per essere geniali o, alla fine, solo una riserva di idee e neuroni al servizio dei più scaltri.

Ultimo primato tirato fuori dal cilindro e che spetta alla Puglia è la filiera del cotone biologico, un altro “Made in Italy” nato proprio nella nostra regione. Questa prima filiera di cotone biologico italiano, come riportava nei giorni scorsi “Repubblica”, parte da San Marco in Lamis (Foggia) e precisamente dal Gruppo Albini.

Partire da una cittadina del Sud Italia, presenta sempre qualche problema in più rispetto ad altre realtà. Ma quando il gioco si fa duro, si dice, i duri entrano in gioco. Non si lasciano impressionare dal gap Sud-Nord. A vantaggio del genio e del coraggio dei due protagonisti della storia, Pietro Gentile e Michele Steduto, giocano le idee e il desiderio di ribaltare certi aspetti ormai logori nei confronti del Meridione.

cotone_biologicoMICHELE E PIETRO, CORAGGIO!

Dunque, Pietro e Michele, nonostante la loro voglia di provarci si presenta come un’utopia, cominciano con il ribaltare ogni schema e, finalmente, conquistare il panorama nazionale e internazionale con una produzione biologica e tutta “Made in Italy”. Quel sogno nel cassetto che può diventare realtà.

Pietro e Michele cono due imprenditori illuminati. Provenienti da mondi diversi da quello agricolo e tessile, nel giro di qualche fortunata stagione a San Marco in Lamis hanno messo su un’intera filiera partendo insieme alla conquista della moda italiana.

Tutto nasce quattro anni fa. I due amici e imprenditori, provenienti da realtà lavorative diverse decidono di entrare nel mondo dell’abbigliamento e di produrre camicie di alta sartoria. Detta così può suonare come una bestemmia. Del resto, si tratta di un’attività assolutamente pionieristica che prenderebbe le mosse dal promontorio garganico. I due imprenditori, però, non sono sprovveduti. Sanno il fatto loro: grazie all’esperienza e alla tecnologia, cominciano a creare camicie di alta sartoria, con numerosi passaggi a mano e con tessuti pregiati. Un prodotto riuscito. Bigo, direbbe qualcuno.

CHI SI FERMA…

Invece, Pietro e Michele non hanno alcuna intenzione di sedersi sugli allori, seppure arrivano i primi successi e il gradimento delle loro produzioni. Durante la pandemia decidono di produrre per conto proprio le materie prime. Intanto, quel cotone che in Italia nessuno coltiva, ma che all’estero rappresenta una buona fonte di reddito. I due cominciano con il procurarsi i semi e avviano così una coltivazione sperimentale su tre ettari di terreno tra San Marco in Lamis e San Severo. Quanto scaturisce da questa loro idea si concretizza nel giro di una stagione: il prodotto finale è di buona qualità, le camicie GEST, questo il nome dell’azienda di Gentile e Steduto, iniziano ad attirare l’attenzione del mercato. Insomma, una linea che piace a chi vuol piacere. Adesso si può dire “Bingo!”.

Nel settembre 2020 i due imprenditori registrano la svolta. I due soci decidono di organizzare un convegno a San Giovanni Rotondo dove invitano un certo numero di aziende tessili italiane. In duecentocinquanta, molti provenienti proprio dal Nord, accolgono il loro invito. I due imprenditori pugliesi hanno subito l’impressione di aver colto nel segno. Da quel momento ha inizio un producente dialogo con produttori, tessitori e impianti di tintoria. L’anno successivo la seconda produzione è entusiasmante grazie ad un prodotto totalmente biologico.

cotone-organico2022, LA SCALATA

Nel 2022 gli ettari di coltivazione aumentano e diventano cinquanta, sempre tra Gargano e alto Tavoliere. Il clima della Capitanata si rivela ideale e la fibra raccolta è ottima. È la svolta della svolta. Alla blue seed vengono affiancate varietà greche e turche, che in provincia di Foggia trovano un ambiente ideale.

Pietro e Michele sono in questi giorni prendono parte a Milano Unica, la fiera di riferimento dei tessuti e degli accessori di alta gamma per l’abbigliamento donna e uomo, per presentare la fantastica avventura dell’unico prodotto realizzato interamente con cotone italiano.

«È un’idea innovativa ma soprattutto educativa per i nostri giovani – dicono i due imprenditori pugliesi – poiché la possibilità di rimanere in provincia di Foggia senza fuggire per cercare lavoro è concreta. Certo, da una terra in cui si investe sempre meno, in cui l’industria non esiste quasi, è più facile fuggire. Noi invece ci crediamo e siamo certi che con la volontà e qualche piccolo investimento, tutto si possa fare. Il resto viene da sé».