Un’anziana e un cane adottati da una famiglia che ha raccolto un appello
Hanno vissuto per anni in una discarica nella campagne di Taranto. L’anziana donna aggredita e morsa da randagi, fino a quando non ci ha pensato questo bel cagnone che le ha fatto da scudo. In un primo momento separati, i due si sono riabbracciati per tornare a vivere insieme. Questa volta in una vera casa, circondati da un grande affetto.
Nonna Rosetta e Black, finalmente salvi. Salvi dalla paura di tutti i giorni e da quella spazzatura che li circondava da anni. Una storia di altri tempi, accaduta a Taranto. Uno di quei romanzi d’appendice che due secoli fa tenevano con il fiato sospeso i lettori di storie infinite. Vissute nel dramma, ma viva il Cielo, sempre a lieto fine. Questa è una storia che più di qualcuno conosceva, raccontava con il dolore nel cuore, senza però toccare le corde giuste, tanto da non essere sottoposta all’attenzione di quanti, qualcosa, anche un piccolo gesto, avrebbero potuto compiere. Nonna Rosetta e il cane Black, insieme per la vita. Separati, ma poi ricongiunti dall’affetto di una famiglia che ha voluto ospitarli insieme. Perché dolore non si sommasse a dolore. Il dolore di un tratto di una vita vissuta praticamente in una discarica, al quale aggiungere il distacco da quel cagnone che l’aveva difesa a costo della vita da mute di cani randagi e inferociti. E’ finita nel modo in cui tutti, spettatori, ci auguravamo finisse.
Non è il caso di fare processi, specie se la parola “fine” posta in coda alla storia, mette il cuore in pace a tutti. Domande come “Possibile che sapessero di nonna Rosetta e nessuno facesse niente?”, oppure “in un periodo di assegni sociali reddito di cittadinanza, nessuno si è mai preso la briga di fare avere un sostegno alla donna anziana?” e, ancora, “Ma parenti, conoscenti, questa donna, possibile non ne avesse?”, per una volta mettiamole da parte.
UN FINALE ROMANTICO
Del resto, un articolo di denuncia, tanti sono quelli che circolano fra strumenti di informazione e social, si perderebbe nel mare di internet. Al contrario, una storia con un finale romantico, specie di questi tempi, può avere ancora il suo effetto. Può toccare ancora il cuore della gente. Non è un caso che fra gli inserti più sfogliati – non ce ne vogliano gli altri quotidiani… – sono quelli di Corriere della sera (Buone notizie) e de La Stampa (Lazampa.it).
Dunque, nonna Rosetta e Black. Insieme hanno vissuto per anni in mezzo alla spazzatura, una discarica a cielo aperto nelle campagne di Taranto. Nonna Rosetta si è arrangiata come poteva per ben tredici anni, anche se negli ultimi tempi a causa dell’età, la situazione per lei cominciava a farsi più grave.
Nonna Rosetta è sempre stata docile e gentile, forse anche troppo. Nella stessa zona dove viveva fino a pochi giorni fa, prima che una coppia di angeli si prendesse cura di lei, ci sono molti altri randagi, che hanno iniziato ad aggredirla. Le abbaiavano contro, arrivavano perfino a scacciarla, morderla. Da un po’, Rosetta, non riusciva a trovare più da mangiare per lei. Fino a quando in sua difesa è arrivato un cucciolone, da lei chiamato Black, che pare viva con lei da tre anni. Questa la prima notizia da libro “Cuore”.
«ERIKA, GRAZIE!»
Una storia raccontata da un quotidiano appena il mese scorso, che provava ad ipotizzare un’adozione di coppia. «Ci piange il cuore», aveva detto Erika, una volontaria, raccontando quando hanno dovuto separarli. Ma grazie alle tante condivisioni “social”, una famiglia ha aperto le porte della loro casa e del loro cuore a entrambi. Ecco lo straordinario lieto fine.
Ora, Nonna Rosetta e il cane Black, insieme sorridono alla vita. La donna era stata ritrovata da alcuni volontari del canile di Taranto. Black continuerà a farle da scudo per molto tempo ancora. Erano stati separati e, ora, ricongiunti da un appello, raccolto da una famiglia che li ha adottati.
Una storia, scrive uno di quei “giornali” dalla parte di quei racconti che toccano il cuore, partita tra mille tempeste, ma che oggi ha visto finalmente il sole. Adesso, Nonna Rosetta e Black non devono più difendersi dagli attacchi di randagi. Possono finalmente stare insieme in un ambiente sano, lontani da mille pericoli.