Aumentano i decessi, calano i contagi

Un invito dai medici baresi: restate a casa, l’unico modo per proteggere medici, personale sanitario e voi stessi. Diciassette morti in un solo giorno in Puglia. Sessantacinque complessivamente le vittime nella nostra regione.

Diciassette morti, ieri, in un solo giorno in Puglia. Mentre nel resto d’Italia, dove si registra un sensibile calo di ricoveri e decessi, in Puglia non si erano contati tanti morti dall’inizio dell’emergenza Coronavirus. In attesa di conoscere un nuovo, esaustivo quadro circa gli effetti provocati dal Covid-19, sono sessantacinque fino ad oggi le vittime accertate in Puglia.

Casi totali in Puglia: 1.182 89. Ottantanove in più rispetto a ieri (+8,9%). Per il quarto giorno il numero dei contagi resta basso. E’ la provincia di Bari a denunciare il maggior numero di contagi (387), seguita da Foggia (305). I diciassette decessi sono stati registrati in provincia di Lecce (uno, di 77 anni), in provincia di Brindisi (sei, di 77, 71, 82, 54, 87, 79 anni), in provincia di Foggia (otto, di 86, 92, 80, 77, 57, 89, 74, 75 anni) e in provincia di Bari (due, di 92 e 74 anni).

Intanto, da Taranto arriva la notizia del giorno. Fino al 3 aprile, causa l’emergenza Coronavirus, lo stabilimento siderurgico ArcelorMittal (ex Ilva) di Taranto sospende l’attività produttiva ai fini commerciali, garantendo solo mantenimento e salvaguardia di impianti e sicurezza, con l’utilizzo di 3.500 lavoratori diretti e 2.000 dell’indotto nell’arco delle ventiquattro ore. Secondo quanto riferito da fonti sindacali, il decreto è del prefetto di Taranto, Demetrio Martino.

EMERGENZA-PUGLIA

Ma torniamo all’emergenza sanitaria pugliese a causa del coronavirus. Dopo quattro giorni nel corso dei quali è stato registrato un minor numero di contagi, oggi in Puglia sono risultate positive al coronavirus 152 persone, mai un numero così alto dall’inizio dell’emergenza. Negli ultimi tre giorni i nuovi casi non erano mai andati oltre la soglia delle cento infezioni. Sono quattro, invece, i decessi rilevati nelle ultime ventiquattro ore. Complessivamente in Puglia sono 69 le persone morte e 612 quelle ricoverate, mentre i guariti sono 25.

Medici provati dalla sforzo a causa dell’emergenza coronavirus. Sul viso i segni rossi lasciati dalle mascherine. Medici che affrontano l’epidemia stando in prima linea, spesso con protezioni insufficienti. In questo periodo sono tante le immagini degli operatori sanitari in trincea nella lotta all’epidemia che sono circolate sui media. Ed è ispirandosi a quelle immagini che “Fimmg Bari” ha deciso di lanciare la campagna «Medici, non eroi”», per invitare i cittadini al distanziamento sociale. “Proteggili tu, resta a casa”, recitano i banner diffusi sui canali social e che riportano immagini di medici sfiniti. «Resta a casa. Proteggi i medici, il personale sanitario e te stesso: se hai sintomi, chiama il tuo medico», è l’invito dei sanitari baresi.

GB, MINISTRI KO

Per le notizie dall’estero, brutto colpo per il premier britannico Boris Johnson – «Non abbiate paura, stringete le mani tranquillamente!», giorni fa – contagiato dal coronavirus e attualmente in auto-isolamento. Lo riporta Downing Street. Il tampone è stato eseguito dopo che il primo ministro conservatore aveva accusato sintomi di contagio da Covid-19.  Contagiato anche il ministro della Sanità, Matt Hancock, che ha confermato in prima persona di essere a sua volta risultato positivo al test e di avere al momento «sintomi lievi». Anche il ministro Hancock è ora in auto-isolamento.

Insomma, contrariamente a quanto affermato dal primo ministro Johnson, e da uno studioso inglese («per gli italiani, un pretesto per fare una siesta…»), il Regno Unito purtroppo sta registrando un boom di casi di contagio e di morte per coronavirus. Per la prima volta i decessi aumentano di oltre cento in un giorno. Il numero censito delle persone infettate è cresciuto fino a 11.658 nelle ultime 24 ore, secondo i dati aggiornati a oggi del ministero britannico della Sanità, con un picco di 2.129 in più rispetto a ieri. Mentre il totale registrato dei morti è passato da 463 a 578, ossia un balzo di 115 in più. I test eseguiti nel Paese sono saliti intanto a quasi 105.000.

AFRICA PREOCCUPATA

La situazione dell’epidemia di coronavirus in Africa comincia a preoccupare.  Ci sarebbe un’evoluzione drammatica, con un aumento geografico del numero dei Paesi coinvolti e anche dei contagiati. L’allarme lo lancia la direttrice regionale dell’Oms per l’Africa, Matshidiso Rebecca Moeti. Da qualche giorno, sono 39 i Paesi interessati con circa 300 casi al giorno, per un totale di 2.234 casi. Difficili le misure di isolamento da adottare dove esiste una vita comunitaria molto forte. E’ necessario, ora, trovare altri metodi di igiene per minimizzare la propagazione.

Il Sudafrica, invece, ha annunciato i suoi primi due decessi per coronavirus e il superamento della soglia dei mille casi di contagio.  «Due persone sono morte nella provincia del Capo occidentale», il “Western Cape”, ha reso noto in un comunicato il ministro della Salute sudafricano Zweli Mkhize sottolineando che si tratta dei  «nostri primi morti di Covid-19» e che il numero dei casi «ha superato la soglia dei mille».

Intanto, il primo ministro francese, Edouard Philippe, ha annunciato, al termine del Consiglio dei Ministri, la proroga di 15 giorni del confinamento per i francesi. La misura restrittiva, dopo i primi quindici giorni,  sarebbe scaduta martedì 31 marzo.

La Cina continuerà a condividere informazioni ed esperienze senza riserve con gli Usa, disposta, viste le difficoltà di Washington contro il coronavirus, «a dare aiuto nella misura in cui le sue capacità lo consentono». Nella telefonata con l’omologo Donald Trump, il presidente Xi Jinping ha notato, spiega una nota del ministero degli Esteri, che ci sono molti cittadini cinesi, soprattutto studenti, negli Usa. Pechino tiene alla loro vita e «spera che la parte Usa adotti misure efficaci, garantendone sicurezza e benessere».

Cina e Usa dovrebbero «unirsi nella lotta» contro la pandemia letale che sta avanzando a livello globale, le parole di Xi, che nella telefonata avuta con Trump Xi ha espresso anche l’auspicio che Washington adotti «azioni reali» per migliorare i rapporti bilaterali, in base a quanto riferito dalla tv statale Cctv. Le relazioni tra i due Paesi, ha aggiunto, «sono arrivate a una congiuntura importante».

STATI UNITI, PRIMI!

Gli Stati Uniti sono diventati il primo Paese al mondo per casi di coronavirus: secondo i dati delNew York Times sono 81.488, più di Cina e Italia, con 1.178 morti in tutto il Paese. Si registra anche un focolaio, con 25 marinai contagiati, a bordo della portaerei americana “Roosevelt” che naviga verso Guam, nel Pacifico.

Per l’Oms-Europa ci sono «segnali incoraggianti» sul fronte lotta al coronavirus nella regione. Citando i cali registrati in Italia, si avverte però che è troppo presto per dire che il peggio è passato. Nel Vecchio Continente, secondo i calcoli dell’Afp sono più di 250mila i casi ufficialmente dichiarati, ovvero più della metà di quelli in tutto il mondo. La sanità britannica teme uno tsunami di ricoveri.

Il numero dei morti torna ad aumentare in Spagna con 769 vittime indicate nelle ultime 24 ore. Il bilancio totale dei morti sale così a 4.858. Lo scrive El Pais. Si contano inoltre 64.059 contagi da coronavirus, mentre sono 9.357 i guariti, riferiscono i media spagnoli citando le cifre fornite dal ministero della Sanità. «Ci sono già quasi 10.000 operatori sanitari contagiati in Spagna», riporta il sito di El Mundo sottolineando che, secondo gli ultimi dati, i casi del personale nella sanità positivo al coronavirus sono 9.444

In Romania accelera la velocità dei contagi da coronavirus. Come hanno riferito le autorità sanitarie, nelle ultime 24 ore sono stati accertati altri 263 casi, il doppio del giorno precedente, con il totale che sale a 1.292. Nel Paese balcanico si sono registrati al tempo stesso finora 24 decessi e 115 persone che sono invece guarite.

WUHAN, VIRUS BLOCCATO

Il contagio del coronavirus a Wuhan, capoluogo della provincia di Hubei nella Cina centrale, risulta attualmente «sostanzialmente bloccato»: è la valutazione fatta nel pomeriggio in una conferenza stampa da Liu Dongru, vicedirettore del comitato sanitario dell’Hubei, la provincia epicentro dell’infezione. Liu, ha riportato il Quotidiano del Popolo, ha anche spiegato che la città focolaio della pandemia ha visto il giudizio sul livello di gravità del rischio ridotto da «alto» a «medio». I casi registrati giovedì in Cina sono stati 55, di cui 54 importati e uno interno nello Zhejiang. La Commissione sanitaria nazionale ha citato nei suoi aggiornamenti quotidiani 5 nuovi decessi tutti nell’Hubei e 49 nuovi casi sospetti.

Notizie dalla Russia. Il governo ha ordinato la chiusura di tutti i bar e ristoranti nel Paese per contenere la diffusione del coronavirus. Lo ha annunciato il governo di Mosca. Anche i negozi,  tranne gli alimentari e le farmacie, dovranno chiudere tra il 28 di marzo e il 5 aprile, ovvero la settimana di ‘vacanza’ nazionale decretata da Putin per combattere la diffusione del coronavirus. Lo ha annunciato il sindaco della capitale Serghei Sobyanin sul suo sito.  Sono oltre mille i casi di Covid-19 accertati in Russia, tre i decessi.

Continuano ad aumentare velocemente i contagiati da Coronavirus in Germania: sono saliti a 43.646 i casi postivi segnalati dall’Hopkins University, secondo la quale il bilancio delle vittime è di 239. Questa mattina i positivi registrati erano 37.323 e le vittime 206: dato che segnala che solo oltre 6000 i nuovi casi registrati. Il ministro della Salute Jens Spahn ha affermato oggi che i tedeschi sono davanti “alla quiete prima della tempesta”.