Dopo i festeggiamenti sul Marocco ai Mondiali, una prova di stile

Indicati sui social come indisciplinati, in molte città italiane, dopo l’esultanza per il passaggio in semifinale molti marocchini hanno ripulito le piazze. Come i giapponesi. Un commento infelice di un leghista: «Spero che il Marocco venga eliminato dal mondiale, così finalmente smetteremo di vedere le scimmie urlatrici far casino per strada». Grande senso civico della cantante Malika Ayane: «Non si può negare una gioia, tanti bambini attendono la cittadinanza italiana»

Marocco_ripulisce_piazza_Gali__1_«Hey, te, Marocc’!». Brutta espressione. Al Nord, purtroppo, la frase viene usata in senso dispregiativo, tanto da essere stata tirata fuori in questi giorni di gioia per apostrofare marocchini che hanno festeggiato il passaggio del turno ai Mondiali di calcio.

C’è una squadra africana in semifinale. Unisce anche i tifosi mediorientali che l’hanno spinta nei “quarti” nella sfida vittoriosa contro il Portogallo. E’ il Marocco, squadra-simpatia per la quale molti in Italia (orfani degli Azzurri), hanno tifato. Certo, non tutti gli italiani. C’è stata qualche voce fuori dal coro, perfino di cattivo gusto, come vedremo. Ma a noi piace fare le cose per bene.

Intanto, brava Malika Ayane. Il suo sfogo viene ripreso dal quotidiano Repubblica. La cantante, padre marocchino e madre italiana, parla proprio dei festeggiamenti dei marocchini per aver conquistato la semifinale nella quale mercoledì 14 dicembre alle 20.00 incontrerà la Francia. «Dai commenti letti sui festeggiamenti – ha detto la cantante – mi sono resa conto che nel nostro Paese c’è ancora razzismo: appartengo alla prima parte di generazione di marocchini nati a Milano; da allora ne sono nati di bambini in Italia, ma ancora non sono riusciti ad avere la cittadinanza: appartenere a un popolo che sta vincendo e avere un riconoscimento positivo, è una bella soddisfazione per chi si è trovato ad affrontare un percorso faticosissimo».

FORZA MAROCCO!

Questo il suo legittimo punto di vista. Festeggiamenti in tutta Italia, giornali dal giorno dopo hanno riscritto le cartine geografiche riportando la presenza di comunità marocchine in ogni parte d’Italia. Una cosa che, francamente, non abbiamo compreso. Ma, si sa, ognuno è libero di scrivere, fare, quello che gli pare, ma sempre nel limite del buon gusto, dell’educazione.

Una di queste esternazioni, evitabilissime, è arrivata da un certo Marco Fiori, consigliere della Lega a Santarcangelo (Rimini), comune emiliano, che non ha resistito alla tentazione di usare un social. «Spero che il Marocco venga eliminato dal mondiale – ha scritto su Facebook, lo riporta il sito Fanpage – così finalmente smetteremo di vedere le scimmie urlatrici far casino per strada».

Questo il suo commento sul passaggio del turno del Marocco contro la Spagna ai calci di rigore. Il post è stato successivamente cancellato dallo stesso autore, che si è evidentemente reso conto di essersi lasciato andare ad una considerazione sciocca. In seguito, non si è scusato – a meno che lui non le consideri tali – ma ha minimizzato dicendo di non aver avuto un intento razzista.

malika-ayane-eta-figli-marito-anni-altezza-peso-originiSTRUMENTALITA’ UNIDIREZIONALE

Le “scuse” arrivano, ma ancora una volta a modo suo, pensando che abbia a che fare con gente ignorante con la quale evidentemente pensa di interfacciarsi. Insomma, la tattica è la solita, chi offende si trasforma in vittima. Sentitelo. «Scuse sincere, pur evidenziando che emerge ancora una volta una certa strumentalità unidirezionale di chi si attacca a frasi magari stupide ma del tutto innocue pur di farne un caso politico». Due allo scritto, due al contenuto. “Strumentalità unidirezionale” non l’avevamo mai sentita, e certo ci vuole anche coraggio a compiere capriole lessicali, poi ammette con una certa autoindulgenza, di aver pronunciato “frasi magari stupide, ma del tutto innocue”: se una frase è stupida, permetta, è stupida e basta. Lasci decidere ai destinatari se quella frase non solo è “stupida”, ma anche offensiva.

Infine, viva Sky. Il popolare canale televisivo pubblica sul suo sito un video e un commento. «Dopo la festa per la vittoria del Marocco contro il Portogallo – scrive – che ha permesso alla nazionale africana di raggiungere le semifinali del Mondiale in Qatar, anche a La Spezia come in tante città italiane (e non solo) è scoppiata la festa. Al termine delle celebrazioni i tifosi marocchini hanno ripulito Piazza Garibaldi. Una scena che ha ricordato l’atteggiamento dei tifosi giapponesi sugli spalti degli stadi al termine delle partite».

Ma questa grande prova di civiltà da parte dei tifosi marocchini deve essere sfuggita a più di qualcuno. Proviamo a tradurla in una battuta? Proviamoci: «Marocc’ sarai te!». Tieni, incarta e porta a casa.