La popstar visita l’Italia, pensa al Salento

Un gestore romano. «Hanno ordinato Coca-Cola, aranciate, caffè e cappuccini freddi…». Con tutto il rispetto per la capitale, ma anche gli altri luoghi visitati, qui la grande artista ha solo avuto l’imbarazzo della scelta: riso, patate e cozze, orecchiette con le cime di rapa, cozze arraganate. E vino Primitivo, friselle con olio e pomodoro, focaccia barese, taralli, puccia pugliese, panzerotti al forno. Roba da diventare matti

 

Madonna stavolta non è apparsa in Puglia, ma ha consegnato ai suoi amici ed ai più stretti collaboratori, un messaggio consolante per tutti noi che amiamo questa stella di prima grandezza nel firmamento della canzone e del cinema. Per farla breve, in questi giorni pare si sia lasciata sfuggire, e nemmeno una sola volta, che la Puglia e il Salento occupano (e occuperanno) per sempre un posto privilegiato nel suo cuore.

«Amo questo angolo d’Italia», ebbe a dire l’artista statunitense di origini italiane, in più di un’occasione. Non appena i suoi impegni lo permettevano, ecco che Madonna Louise Veronica Ciccone, si fiondava in Puglia. Ufficialmente per tre volte, e per tre volte per festeggiare il suo compleanno.

Non lasciatevi ingannare dalla sintesi in tre righe. Pensate a una popstar, una donna piena di attività artistiche da qui ai prossimi dieci anni, non solo come produttrice, autrice, cantante, promoter di se stessa e dei brand a lei legati. Fatto? Bene, ora pensate alla sua personale agenda, zeppa di numeri telefonici, un interminabile numero di inviti, amici illustri e date su date. Bene, Madonna, mesi e mesi prima del suo compleanno, prende questa sua famigerata agenda – questa non un’altra – e va a trovare “16 agosto”, anniversario della sua nascita e lo cerchia in rosso. Non per un solo giorno, ma per diversi giorni, prima e dopo il suo compleanno. Una volta in Italia, è il caso di rilassarsi, festeggiare sì, ma anche godersi un sano relax, fra il proverbiale ritiro di Borgo Egnazia, a Savelletri di Fasano (Brindisi) e il circondario, fatto di barocco e vicoli, di gente appassionata e rispettosa.

 

 

MA IL SALENTO E’ NEL CUORE

Stavolta, però, Salento nel cuore, ha ceduto a pressioni, legittime – l’Italia è bella tutta, sette vite per visitarla non sarebbero sufficienti – e il 16 agosto è andato a festeggiarlo a Pompei. Con la discrezione che, però ammanta una popstar, qualcosa come una “coda” di otto van, una sorta di bus blindati, tanto che la gente non ha un solo indizio per comprendere dove la loro beniamina viaggi.  Dunque, Pompei. Madonna è arrivata la sera del 16 intorno alle 22,30 al Parco archeologico di Pompei. Qui era attesa per una visita privata agli scavi. All’ingresso, si diceva, otto van: una trentina di persone, fra queste il fidanzato Akeem Morris, le due figlie Ester e Stella e gli amici più cari.

Delusi i fan che hanno atteso per ore. La popstar non si è fermata – un percorso netto forse suggerito per motivi prudenziali dalle stesse forze dell’ordine – per dirigersi all’interno degli scavi archeologici, dove avrebbe visitato zone selezionate: il Quartiere dei teatri, la Casa del Menandro e la Casa dei Ceii.

Non solo Pompei, anche Roma. «Tutto mi aspettavo tranne che di vedere Madonna – ha raccontato all’AdnKronos Roberto Vanzo, titolare del Bibo, storico bar e ristorante di Piazza Santi Apostoli – certo, siamo abituati a vedere le forze dell’ordine che passano in massa davanti al nostro locale, tanto che pensavamo a una manifestazione, invece sono arrivati macchinoni e i primi assistenti di Madonna, che abbiamo accolto nel nostro dehors. Poi, è arrivata lei». Da non crederci.

 

 

PREFERISCO IL PRIMITIVO…

La regina del pop ha passato oltre un’ora in compagnia del suo staff. Nessun menù. «Solo da bere, e pochissimo alcol: Coca-Cola, aranciate, caffè e cappuccini freddi, qualche bottiglia d’acqua e molti frullati di frutta: sono fissati con questi milk shake e poi giusto qualche Spritz, null’altro».

«Foto-ricordo – conclude il titolare del Bibo, con una battuta che farà morire d’invidia lo stuolo di fan all’esterno del locale – ne abbiamo fatte una trentina: una giornata meravigliosa, una novità e un regalo con i fiocchi per un locale che compie sessant’anni…». Certo, qui, in Puglia, sarebbe stata un’altra cosa, ma va bene così, purché quel cordone ombelicale che lega la Ciccone alla “sua” Italia, continui ad esistere. Come continuerà ad esistere il suo legame con la Puglia e il Salento. Qui, i menù fanno a cazzotti. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Riso, patate e cozze, orecchiette con le cime di rapa, cozze arraganate. E, ancora, vino Primitivo, friselle con olio e pomodoro, focaccia barese, taralli, puccia pugliese, panzerotti al forno. C’è da diventare matti. E questo, Madonna lo sa.