Amii Stewart, a Taranto giovedì 24 settembre

«Il denaro può dare serenità, ma essere liberi e avere rispetto per la diversità è gioia immensa». La grande cantante di “Knock on wood” parla a ruota libera e di un successo che non l’ha cambiata. «Ennio Morricone la mia esperienza più grande: mi ha incoraggiata e spinta a credere nelle mie qualità». Dance con Mike Francis e Moroder, pop con Morandi. «Non disconosco quanto realizzato in questi anni, ma le colonne sonore…».

«La liberta, innanzitutto». Detto da una grande artista che ha avuto e, tutt’ora, ha con il successo, bisogna crederci. «I soldi ti danno serenità, sia chiaro, ma niente ti riempie di felicità come il sapere che puoi fare qualsiasi cosa ti passi per la mente e che il tuo prossimo possa vivere come meglio crede: tutto nel massimo rispetto». Amii Stewart, artista da dieci milioni di copie con la sola “Knock on wood”, e altri milioni di copie vendute con altre grandi produzioni, sarà ospite a Taranto nei prossimi giorni. Traccia per noi il suo punto di vista. Parla dell’ascesa al successo, qualcosa di grande che, però, non l’ha mai cambiata. Avrebbe potuto lasciarsi volentieri affascinare dal lusso. Lei, in tutti questi anni, è rimasta una donna umile, che ha viaggiato da un continente all’altro. Nata a Washington, negli Stati Uniti, poi trasferitasi in Inghilterra, a Londra, negli ultimi anni ha scelto l’Italia come suo quartier generale.

 «Sarò sempre riconoscente al maestro Ennio Morricone, per quanto lui ha inciso nella mia vita artistica; insieme a lui ho realizzato un album intero, “Pearls”, da “My heart and I” a “Here’s to you”, proseguendo con i temi della Piovra, Il Segreto del Sahara e Nuovo Cinema Paradiso». Amii Stewart è legatissima al nostro Paese nel quale vive da anni, dove vive da anni. Ha collaborato con grandi artisti, da Moroder a Piovani, da Mike Francis a Morandi, ma Morricone, al quale dedicherà un concerto, “Dear Ennio!”, in programma all’interno del “MediTa” sulla Rotonda del Lungomare giovedì 24 settembre, è il personaggio al quale è rimasta più legata.

DEAR ENNIO…

«Mi ha insegnato a non porre limiti alle mie possibilità vocali – dice l’artista americana – confesso che la prima volta che l’ho incontrato ero tesa, direi terrorizzata: temevo di non essere in grado di cantare nel modo in cui a lui sarebbe piaciuto; lui, che aveva immediatamente compreso tutta la mia emozione nel trovarmi di fronte al più grande dei compositori contemporanei, agì con grazia e tatto:  mi mise subito a mio agio, trattandomi da artista autentica, facendo anche più del dovuto, incoraggiandomi nel non avere dubbi sul mio talento e credere nel mio strumento vocale. Nonostante avessi avuto un successo internazionale, grazie a quel primo incontro e alle successive collaborazioni, ho avuto più fiducia in me stessa, non solo come cantante, ma anche come persona».

Fra gli ultimi, personali successi di Amii Stewart, la recente collaborazione con Alessandro Quarta con il quale ha tenuto il tour “The Voice & The Violin”, e la partecipazione in veste di ospite allo spettacolo di Gianni Morandi, “Una storia da cantare”. Una delle canzoni a cui è più legata è “Knock on wood”, milioni di copie vendute in tutto il mondo, ma per lei il più grande successo conquistato è la libertà. contribuito a rendere famoso ruota attorno al concetto di libertà: «Sei uomo, donna, gay – ha dichiarato in pubblico – non ci sono differenze, è l’umanità la più grande festa!”».

E CARO “DUCA”…

Una prima esperienza con l’Orchestra della Magna Grecia, cinque anni fa. «Nell’occasione – ricorda l’artista nata a Washington – cantai Morricone, brani italiani popolari in tutto il mondo, i Beatles, momenti piano e voce e un medley dedicato a Duke Ellington, un momento di grande emozione, specie se realizzato con l’ausilio dell’orchestra; quando salgo su un palco, qui in Italia, il mio desiderio è sempre lo stesso: esprimere la mia felicità, il mio amore che ho nei confronti dell’Italia e gli italiani».

Il suo rapporto con la musica, le canzoni e gli autori che interpreta. «Scrivo i testi, non la musica: mi affascina l’idea di mettere su carta un’opera bellissima e far sognare la gente; l’interpretazione della canzone, nasce dal rispetto per l’autore che ha scritto il brano: dopo che l’ho imparato nota per nota, provo a dare il mio contributo di interprete, sempre osservando massimo rispetto per brano e l’autore».

Il successo e il sogno, secondo Amii Stewart. «Il successo è la libertà, dicevo; in quanto ai sogni, ne ho tanti, senza questi saremmo poca cosa: amo riprendere canzoni, tenere concerti sempre diversi fra loro; non nascondo, infine, che mi piacerebbe molto fare cinema; in teatro ho fatto la mia brava esperienza con il musical: lavorare mi fa sentire viva, sempre più dinamica, è un po’ come rigenerarsi».