“Posta Mangieri – Murgia e Cucina”, a Corato, fra  Andria e Ruvo di Puglia

Inaugurazione fra un mese. Sarà un’attività bella e accogliente. Perché la nostra regione. Quaranta ettari, con altrettanti trulli per gli ospiti. Un agriturismo e una sala da oltre cento posti. L’idea di Francesco Martucci, numero uno al mondo. Questione di sentimenti, un amore ritrovato e le radici materne e paterne.  

Italia, mandolino, spaghetti e, naturalmente, pizza. E’ il passaporto napoletano, quello che ha fatto della città più bella, più brillante, più fantasiosa e più ospitale del mondo, un affresco dell’italianità. Talvolta coniugata con disprezzo ad altre discipline che non vogliamo neppure menzionare. Ma nulla scalfisce generosità e temperamento di una città seconda a nessuno. Hanno inventato gli spaghetti con la “pummarola ‘ngoppa” e così anche la pizza. Pochi elementi, poco costosi, per produrre sempre qualcosa di nutriente. E alla portata di tutti. Insomma, è il poco dei tanti a fare numero e non il molto di pochi. La pizza, poi, invenzione partenopea, parte da un omaggio alla regina Margherita e alla bandiera italiana: il bianco della pasta stesa e tondeggiante, il rosso del pomodoro, il verde di una foglia di basilico.

Breve introduzione, per dire che la pizza è off-limit per gli altri Paesi. E’ un brand del Sud, per essere più precisi. E se la pizza diventa un grande attrattore per la regione più bella del mondo, la Puglia appunto, va bene lo stesso. Perché questo è. Notizia di questi giorni, anche se al progetto ci stanno lavorando da mesi, come le grandi giostre che sorgono nei grandi spazi richiedono, che la Disneyland della pizza sorgerà proprio in Puglia.

Avete presente Corato? Bene, provate a seguire con Google-map e digitare “Contrada Piede Piccolo”. Facile a trovarsi, confermano quanti vi hanno già fatto un sopralluogo. E’ a metà strada fra Andria e Ruvo di Puglia. E’ qui che sta per aprire quella che, a ragione, si diceva, è stata ribattezzata la “Disneyland” della pizza italiana, tanto da guadagnarsi non solo le prime pagine dei giornali, ma anche, udite udite, una moneta speciale dalla zecca di Stato.

FRANCESCO, NUMBER ONE!

E’ il nuovo progetto del superpizzaiolo Francesco Martucci, noto nei cinque continenti (contende a Franco Pepe il primato di numero uno al mondo). Si è laureato, per capacità e lungimiranza d’impresa, nella pizzeria I Masanielli. La sua storia recente, parte da Caserta per giungere nell’Alta Murgia, in Puglia appunto, con una “Pizza Farm” di quaranta ettari con quaranta trulli per gli ospiti. Si chiama “Posta Mangieri – Murgia e Cucina” e ne fanno parte, tanto per gradire, un agriturismo e una sala da oltre cento posti.

Un’occhiata su Facebook. Cosa dice il diretto interessato, Francesco Martucci. «E’ un’idea che nasce per spirito di libertà», dice. E aggiunge: «Non si costruiscono pizzaioli a tavolino… io ammacco tutti i santi giorni la mia pizza». La scelta della Puglia, viene inoltre spiegato, è legata a diversi motivi: proprio di Corato, provincia di Bari, è l’amore della vita di Martucci, che ha la nonna materna di Cerignola, due passi da Foggia, e la nonna paterna, di Torre Santa Susanna, come dire Brindisi.

Inaugurazione prevista fra poco più di un mese, decreti ministeriali scaturiti dall’emergenza Covid-19 permettendo. In attesa dell’evento epocale, della serie «La pizza più invitante del mondo sbarca in Puglia!», è possibile anticiparne l’assaggio da “I Masanielli” di Caserta, non a caso tra le migliori pizzerie d’Italia.

Conto alla rovescia, dunque, già cominciato. Nel frattempo si prosegue con i lavori per la seconda insegna di Francesco Martucci. L’insegna c’è già, “Posta Mangieri – Murgia e Cucina”, per chiarire subito l’identità di un progetto che si avvita sul patrimonio originario del pizza chef, marcatamente campano, ma attingerà al paniere pugliese, anzi murgiano. Il disegno in progress comprende un agriturismo, esteso su decine di ettari di terreno, con una sala da oltre cento posti. Legittimo domandarsi se basteranno, considerando i numeri che macina la casa-madre.

UNA SCELTA DI CUORE

La Puglia, una scelta dettata dal cuore, si diceva. Ma è proprio qui, nell’area in cui si staglia la mole di Castel del Monte, che Martucci ha scelto di mettere le radici della sua seconda residenza lavorativa. Lontana dal turismo fracassone, dalle rotte vacanziere più frequentate. Come si presenta la location che si perde a vista: altopiano carsico di terra brulla, rocce affioranti e inghiottimenti improvvisi, doline, gravine e acqua che non vedi, perché scorre sottoterra; di ferule, le gigantesse selvatiche dal fusto legnoso che in primavera innervano il paesaggio tingendolo di giallo.

Una masseria in pietra e un trullo sono i primi elementi che introducono al paesaggio che ospiterà una pizzeria come nessuna al mondo, appunto. Un progetto, come ha spiegato lo stesso chef della pizza, che ha preso le mosse da due motivi: il primo, porta un nome di donna, Lilia. Nata a Corato, la città dell’oliva da cui si spreme l’olio di coratina. «Ci siamo conosciuti da ragazzini – racconta romanticamente Francesco – ci siamo perduti per sedici lunghi anni, nemmeno un contatto, buio completo, poi ci siamo ritrovati in Puglia e innamorati come gli adolescenti che eravamo, di noi e di questo posto».

Un luogo che c’entra in pieno con la vis romantica dell’enfant-prodige della pizza italiana, ma anche con il suo temperamento selvaggio. «Ho sempre guardato a Magnus Nilsson come un esempio – prosegue l’imprenditore – un faro, un’ambizione: il coraggio di aprire un ristorante in una foresta, calarmi nella natura selvatica come ha fatto lui. Il Fäviken ha chiuso prima che io potessi prendere posto alla sua mensa. Ma è quel progetto favoloso che ha ispirato il mio. E nelle Murge attingerò la materia prima pazzesca che spero ridia linfa nuova alla mia pizza».

Se tutto filasse come da progetto, fra un mese la Disneyland della pizza aprirà i suoi battenti. Scongiuriamo nel frattempo ulteriori DPCM. Se tutto andrà come tutti auspichiamo, Francesco potrà aprire con tanto di fuochi artificiali il suo sogno di imprenditore. C’è bisogno di una, dieci, cento  “Posta Mangieri” in Puglia per ripartire come la regione più affascinante e più bella del mondo – lo dicono gli americani, non lo scriviamo alla ricerca di effetto – merita. Diciamo che lo stop imprevisto è servito solo per raccogliere le idee e ripartire, come, se non meglio, del «dove eravamo rimasti».