La pallavolo piange la scomparsa della diciottenne azzurra

E’ morta a Istanbul, intorno alle quattro del mattino. La giovane campionessa di origini nigeriane è precipitata dal sesto piano dell’albergo nel quale alloggiava con la sua squadra. Aveva giocato una gara di Champion’s con il Novara. Indagano la polizia turca. Acquisite le immagini delle vicine telecamere di sorveglianza. Le ipotesi di un sito turco

 

Il mondo della pallavolo è in lutto. Julia Ituma, diciotto anni, italiana di origini nigeriane, nazionale europea under 19 e giocatrice dell’Igor Gorgonzola Novara, è morta. Il suo cuore ha cessato di battere in circostanze drammatiche mentre era con la sua squadra di club in trasferta a Istanbul. L’opposto azzurro, gran prospetto, vincitrice con l’Italia agli Europei under 19 la scorsa estate (premiata come MVP, Most valued player, miglior giocatrice), con la sua squadra era impegnata nel ritorno delle semifinali di Champions League contro l’Eczacibasi.

Cause della morte ancora da accertare dicono gli inquirenti che hanno acquisito subito testimonianze e immagini dalle telecamere di sorveglianza. Non è ancora dato sapere quali siano state le dinamiche sulla morte dell’atleta azzurra, si è solo a conoscenza che la pallavolista è precipitata dalla finestra della stanza dell’hotel di Istanbul dove alloggiava con le compagne di squadra. L’attaccante era alla sua prima stagione con la maglia del Gorgonzola Novara, dopo aver giocato tre anni tra le fila del Club Italia togliendosi grandi soddisfazioni con la maglia della Nazionale.

 

 

ITALIANA, ORIGINI NIGERIANE

Julia Ituma era nata nel 2004 a Milano da genitori nigeriani e aveva incominciato a giocare a pallavolo a undici anni. Nel 2021 era stata protagonista ai Mondiali Under 18, conquistando la medaglia d’argento. Il giallo della morte di Julia potrebbe risiedere nell’ultima telefonata e nelle immagini delle telecamere di sorveglianza.

Ancora sconosciute le cause della morte, avvenuta poche ore dopo la partita (con l’Eczacibasi, vittoria per 3-0, lei a segno con due punti). Gli investigatori non escludono ipotesi, anche se qualche sito locale avanza conclusioni terrificanti come il suicidio. Secondo le autorità turche, Julia sarebbe precipitata dalla finestra della sua stanza d’albergo, al sesto piano, alle quattro di notte, mentre tutte le sue compagne di squadra dormivano. Il corpo senza vita è stato scoperto intorno alle cinque. Il quotidiano turco Hurryet, compie una ipotesi agghiacciante, tutta da verificare: “Si è appreso che Julia Ituma si è suicidata gettandosi dalla stanza al sesto piano dell’albergo nel quale pernottava insieme con la sua squadra; mentre le indagini sull’incidente sono in corso, dalle registrazioni della telecamera è emerso che la pallavolista italiana si sia suicidata nella notte”.

 

 

UNITA’ DI CRISI ALLERTATA

L’Unità di crisi della Farnesina in un comunicato fa sapere che il consolato generale a Istanbul e l’ambasciata di Ankara in stretto raccordo con la Farnesina stanno seguendo con la massima attenzione la triste vicenda della giovanissima pallavolista Julia Ituma, trovata senza vita a Istanbul, in Turchia, dove si trovava con la sua squadra, l’Igor Gorgonzola Novara, per la partita di Champions League. Il consolato generale si è immediatamente attivato con i familiari di Julia ai quali sta prestando la massima assistenza mentre un costante raccordo è assicurato con la squadra e il suo direttore sportivo, nonché con la Federazione italiana di pallavolo e le autorità locali.

La Pallavolo femminile di serie A (e non solo) nelle gare in programma fino a domenica osserverà un minuto di silenzio prima di ogni partita. Giuseppe Manfredi, presidente della Federazione italiana pallavolo: “Siamo sgomenti per questa tragedia che colpisce non solo il mondo pallavolo, ma tutto lo sport italiano: oggi piangiamo la scomparsa, non solo di un grande talento, ma soprattutto di una meravigliosa ragazza di diciotto anni che abbiamo visto crescere da vicino nel Club Italia, stagione dopo stagione. Il primo pensiero va alla famiglia di Julia, alla quale invio le più sentite condoglianze e garantisco che la FIP fornirà il massimo sostegno”.