Denunciato un programma televisivo

“Le Iene” ha svolto un servizio sul gesto estremo di un ventiquattrenne, vittima di un raggiro sentimentale online. La trasmissione a sua volta avrebbe, invece, messo alle strette l’autore della “relazione”, che poi ha pensato di farla finita a causa delle pressioni subite. Al momento accusa a carico di ignoti. La Procura di Forlì ha aperto un’indagine. Pier Silvio Berlusconi per Mediaset: «In qualità di editore dico che quel servizio non mi è piaciuto, è necessario alzare il livello di guardia»

netflix-3733812_960_720Due suicidi, entrambi legati dallo stesso episodio. Si scatena un can-can mediatico, un uomo prova a far passare come “uno scherzo”, un presunto “fidanzamento” via social durato un anno. Intanto, lo scorso anno, la fa finita Daniele, un ragazzo di ventiquattro anni; poi, dopo un recente servizio televisivo nel quale viene raccontato quanto accaduto, anche l’autore del tragico scherzo, Roberto, sessantaquattro anni.

A questo punto, la procura di Forlì apre un’inchiesta, il reato sarebbe quello di “istigazione al suicidio”. La procura interviene dopo il servizio in onda nel programma “Le Iene” in onda lo scorso 2 novembre su Italia 1. L’inchiesta racconta, appunto, la storia di Daniele, che il 23 settembre dello scorso anno si è tolto la vita dopo aver scoperto che la fidanzata Irene conosciuta in chat era in realtà un certo Roberto.

A rimetterci la vita, si diceva, prima Daniele; poi Roberto, cui era venuta l’idea di interpretare una ragazza dai modi gentili, graziosa, perfino seducente, se non fosse stato per un particolare: questa Irene era solo frutto della fantasia del sessantaquattrenne.

QUEL DANNO “SOCIAL”

Daniele, che crede nella storia, nell’affettuosa amicizia allacciata e sostenuta da questa “ragazza”, una volta venuto a conoscenza che è una relazione priva di fondamento, deluso, prima prova a capire come possa essere accaduto, poi decide di togliersi la vita. Così una giovane vita si spegne in un lampo. Pensate alla famiglia, alla disperazione e alla reazione che hanno i suoi congiunti per aver perduto un ragazzo che non ha saputo reggere un finale così drammatico.

A questo punto, gli organi di informazione prima rispettano il dolore per i familiari, poi provano a capire cosa abbia spinto il giovane a compiere quello che definiscono “insano gesto”. Se ne occupano molti strumenti di informazione, ne scrive la stampa, il fatto di cronaca getta nello sgomento chi agisce sui social, ha dei figli che trascorrono molto del loro tempo davanti a un pc o uno smartphone. Una tv, Italia 1, attraverso uno dei suoi programmi d’inchiesta, “Le Iene”, indaga giornalisticamente. Non volendo, tocca evidentemente fili rimasti scoperti, una certa fragilità. La fa finita anche Roberto. Se c’è stata istigazione lo stabilirà la procura di Forlì.

Ora, l’accusa, secondo quanto scrive Corriere della Sera, sarebbe a carico di ignoti e riguarda il suicidio di Roberto, l’uomo indicato come il responsabile del gesto estremo compiuto da Daniele nel settembre dello scorso anno. E’ la famiglia del pensionato, intanto, ad aver fatto sapere attraverso i suoi legali che vuole costituirsi parte civile in caso di procedimento in tribunale. La trasmissione televisiva delle reti Mediaset, invece, ha già risposto alle accuse nella diretta di martedì scorso.

depression-5127111_960_720PIER SILVIO BERLUSCONI

Sul caso è intervenuto anche Pier Silvio Berlusconi: «Siamo andati oltre ciò che è giusto: non deve più accadere». Risponde alla domanda rivoltagli dai giornalisti presenti giovedì in conferenza stampa, a Cologno Monzese durante la presentazione dei risultati dell’ultima stagione Mediaset.

«Non voglio entrare nello specifico – spiega il patron di Mediaset – e penso che dire basta a un certo tipo di giornalismo sarebbe come tornare indietro invece che compiere passi avanti: servono massima attenzione e sensibilità e non è semplice: “Le Iene” è un programma fatto da seri professionisti. Da editore, però, dico che quel servizio non mi è piaciuto. Purtroppo è capitato, ma è necessario in casi simili alzare il livello di guardia».

Daniele è vittima di una truffa sentimentale online, il legale della famiglia di Roberto, invece, denuncia una gogna mediatica e prepara un esposto in Procura, che ora indaga.