Insieme: un anno di attività
Una festa per celebrare un anno di attività insieme, ma anche per coronare un percorso di conoscenza che ha permesso di superare le difficoltà e l’iniziale scetticismo. È quello che è accaduto nel Cas, il centro di accoglienza straordinario, di Modugno gestito dalla cooperativa «Costruiamo insieme» nel quale sono ospitati circa 120 migranti. Qualche giorno fa infatti ospiti e operatori del centro hanno condiviso una intera giornata di festeggiamenti a distanza di 12 mesi dall’avvio del servizio: una festa che premia gli sforzi degli operatori di Costruiamo Insieme e ripaga la fiducia che gli ospiti hanno riposto in loro quando furono trasferiti dal centro di Gioia del Colle nell’attuale struttura.
«Sembra incredibile – ha commentato Nicole Sansonetti – che sia trascorso solo un anno: ricordo ormai quasi a malapena quei momenti di tensione e nervosismo che hanno caratterizzato l’avvio del servizio perché il rapporto che , caparbiamente e faticosamente, abbiamo costruito con gli ospiti e i grandi traguardi che siamo riusciti a raggiungere con coloro, hanno offuscato le immagini di quei primi giorni. Il fatto – ha aggiunto Sansonetti – che l’iniziativa di spegnere insieme questa prima candelina sia nata proprio dagli ospiti ritengo sia la prova tangibile del significativo lavoro che siamo riusciti a fare e, inoltre, è la traccia che su questa strada di dialogo e comprensione reciproca dobbiamo proseguire».
Durante la festa si sono svolte le finali del torneo di calcetto partito alla fine di agosto e nella serata spazio alla musica e al divertimento. «Questa festa – ha raccontato Augustine, 33enne nigeriano – è per ringraziare Dio per ciò che ci ha fatto trovare in questa struttura». Per Kevin, 47enne nigeriano mediatore culturale e presidente del Centro Edoculturale di Bari, è «una festa dell’amore, una festa che serve a rafforzare il legame splendido che c’è tra ospiti e operatori. È bello festeggiare tutti insieme: uomini e donne in gamba che trattano ciascuno con riguardo e attenzione». Infine Micheal, 33enne anche lui proveniente dalla Nigeria, ha spiegato che la festa e la sua organizzazione sono state la dimostrazione concreta del percorso fatto «fianco a fianco agli operatori di Costruiamo Insieme» che ha portato a raggiungimento di piccoli, ma importanti step: conoscenza, rispetto, collaborazione.