Il 23 dicembre è andato in fiamme il campo profughi di Lipa, vicino al confine croato, dove vivevano 1500 migranti. Oggi sono tutti all’addiaccio, riparati da tende di fortuna. Sono alcune ong a preoccuparsi di tenere cuciti insieme gli ultimi brandelli di decenza, grazie alla forza di attivisti, cooperanti, volontari. L’8 gennaio, poi, un altro campo è bruciato a Blažuj, nella Bosnia occidentale. Ma la politica resta immobile
(Il fatto quotidiano)