Giochi del 2026 assegnati a Taranto

Grande occasione di rilancio del tessuto economico-sociale della città. «Giornata storica, ripagato l’impegno dell’Amministrazione», ha dichiarato il sindaco Rinaldo Melucci.«Siamo una squadra fortissima, è stata offerta una prova superlativa», ha aggiunto il governatore pugliese Michele Emiliano. «Il momento ufficiale della proclamazione è stato è stato emozionante per tutti», il commento di Mino Borraccino, assessore allo Sviluppo economico per la Regione Puglia.

La XX edizione dei Giochi del Mediterraneo si svolgerà a Taranto. L’assegnazione è avvenuta ieri, sabato 24 agosto, a Patrasso, in Grecia, nel corso dell’assemblea annuale del Comitato Internazionale dei Giochi del Mediterraneo (Cijm) che ha stabilito anche di posticipare l’edizione pugliese al 2026 (slittando di un anno). Taranto ha avuto un verdetto unanime da parte dei ventisei Paesi partecipanti all’assemblea. A proclamazione avvenuta, i rappresentanti istituzionali hanno firmato il relativo contratto con i vertici del Comitato internazionale.

I Giochi del Mediterraneo rappresentano una fantastica occasione di rilancio del tessuto economico-sociale della città ma anche di tutto il territorio, della sua antica cultura e della sua tradizione sportiva. L’impulso che ne deriverà in termini di infrastrutture, impiantistica, mobilità sostenibile e promozione turistica andrà di pari passo con il recupero e la valorizzazione delle radici storiche e agonistiche di una città straordinaria. In buona sostanza, è un evento che non mancherà, per stessa ammissione dello stesso Emiliano, che coinvolgerà l’intera regione con importanti ricadute economiche.TarantoGIORNATA STORICA

«È una giornata storica per Taranto, siamo emozionatissimi: l’impegno che stiamo mettendo per far ripartire la città è stato premiato». Rinaldo Melucci, il sindaco che aveva subito creduto nella possibilità che Taranto potesse davvero farcela convincere il Comitato Internazionale dei Giochi del Mediterraneo (Cijm). A seguirlo in questa avventurosa…avventura, l’intera città. O quasi. Un po’ meno certa parte politica che, di jannacciana memoria, voleva prima «vedere di nascosto l’effetto che fa». Nessuna polemica, lo spazio concesso dagli strumenti di comunicazione di mezza Europa andavano amministrati come si conviene a un amministratore.

Sul carro dei vincitori c’è posto per tutti – ha  lasciato intendere il sindaco – non è il caso di scuotere la scarpa per far scivolare fuori i sassolini che pure qualche piccolo fastidio lo hanno provocato. Il senso è nascosto dall’emozione, dal sorriso, dagli abbracci e dalle strette di mano per tutti. Per quanti lo hanno seguito a Patrasso, Michele Emiliano compreso, perché c’era da firmare il protocollo d’intesa, ma anche per quanti hanno seguito da Taranto con grande palpitazione la diretta streaming proiettata su maxi-schermo nell’Arena Villa Peripato e in alcuni club e spiagge tarantine. Nell’accordo con il Comitato, ballano centinaia di milioni di euro, una ricaduta economica non indifferente, ed è bene che ognuno si assuma la sua responsabilità.

«Siamo una squadra fortissima – ha detto proprio il governatore pugliese Emiliano – il Coni, l’Italia, la Regione Puglia e Taranto hanno offerto una prova superlativa, ora tiriamo sul le maniche e cominciamo a lavorare, c’è un tanto lavoro da fare, la responsabilità che abbiamo assunto con questa firma è enorme e bisognerà preparare l’intero programma in modo impeccabile».

ANCORA IN PUGLIA

Dimostrare come la macchina amministrativa anche da queste parti lavori bene e con una certa snellezza superando passaggi burocratici. Nella lunga e meticolosa fase che ha portato a candidare Taranto, c’è stata piena unità d’intenti fra ASSET (Agenzia Regionale Strategica per la Sviluppo Ecosostenibile del Territorio), Comune di Taranto e Regione Puglia. «Il momento ufficiale della proclamazione – ha dichiarato Mino Borraccino, assessore allo Sviluppo economico per la Regione Puglia, anche lui presente a Patrasso – è stato è stato emozionante per tutti noi presenti».

I Giochi si erano già svolti a Bari nel 1997. Sono sul modello Olimpiadi, con le stesse discipline sportive, comprese le paralimpiche, ma a differenza della manifestazione iridata la partecipazione prevede solo atleti dei Paesi che si affacciano sull’area del Mediterraneo.

In rappresentanza del Coni erano presenti in Grecia la vice presidente Alessandra Sensini, il membro onorario del Cio, Mario Pescante, Elio Sannicandro, membro del Consiglio nazionale del Coni e coordinatore del dossier della candidatura, i presidenti federali Michele Barbone (danza sportiva) e Angelo Cito (taekwondo). La delegazione italiana era formata, fra gli altri, dal governatore della Puglia, Michele Emiliano, dal sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, dall’assessore regionale allo Sviluppo economico Mino Borraccino.

Puntuale l’intervento del presidente del Coni, Giovanni Malagò. «Il 2026 sarà un anno speciale per lo sport italiano, oltre alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina, infatti, l’Italia, con Taranto e la Puglia, ospiterà la XX edizione dei Giochi del Mediterraneo. Si tratta di un nuovo e importante riconoscimento per il nostro Paese e, in particolare, per il mondo sportivo che fa riferimento al Comitato olimpico nazionale italiano e che è apprezzato all’estero per le capacità mostrate nell’organizzazione dei grandi eventi». La dichiarazione del presidente del Coni, Giovanni Malagò. «I miei complimenti vanno alla delegazione azzurra presente a Patrasso. Rivolgo, inoltre, le mie congratulazioni al governatore della Puglia, Michele Emiliano, al sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, al governo e al Parlamento che hanno sostenuto la candidatura, a Elio Sannicandro, che ne ha curato il dossier, e a tutti rappresentanti di un territorio che, attraverso questa importantissima manifestazione sportiva, troverà certamente una straordinaria occasione di promozione e rilancio della Regione, anche in termini di riqualificazione dell’impiantistica sportiva», ha concluso il numero uno del Coni.