Michelangelo Giusti, presidente del Coni a “Costruiamo Insieme”

«Formiamo i ragazzi come individui, ma anche come futuri cittadini. Più di ventimila gli iscritti: non solo calcio, basket, volley e nuoto. Accanto all’Amministrazione che si candida alla manifestazione del 2025»

«Lo sport ha una funzione sociale fondamentale: forma il ragazzo come individuo, ma anche come futuro cittadino. Le difficoltà non mancano, dunque occorre individuare quegli spazi per dedicarsi allo sport; non sempre è facile e questo dimostra quanta passione ci sia nei ragazzi che fanno sport e hanno voglia di mettersi in competizione. Poi diventare campioni nella vita, che poi è lo scopo finale dello sport in genere».

Ospite dello spazio informativo di “Costruiamo Insieme”, Michelangelo Giusti, presidente del Coni, Comitato olimpico nazionale. In queste settimane, fra l’altro, il massimo rappresentante territoriale affianca l’Amministrazione comunale nel sostenere la candidatura della città ai Giochi del Mediterraneo 2025.

«L’Amministrazione comunale, nella persona del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, si era già attivata con il presidente Giovanni Malagò; condiviso l’indirizzo  dato dal primo cittadino, la nostra organizzazione è entrata in gioco; in queste settimane, raccogliendo l’invito di sindaco, assessore allo Sport e alla Cultura, Fabiano Marti, e del maestro Piero Romano dell’Orchestra della Magna Grecia, insieme con atleti di spicco del nostro territorio, sto prendendo parte agli eventi del Magna Grecia Festival: ad ogni incontro, breve introduzione con i nostri campioni, il perché Taranto può candidarsi autorevolmente ai Giochi del mediterraneo, poi spazio alla musica».Michelangelo Giusti Articolo 01Quanto è importante una partecipazione ai Giochi.

«Rientrano nel Piano strategico di sviluppo di Taranto, dunque i Giochi tornano utili nell’ambito di questo piano soprattutto a darsi una scadenza, 2025, perché intanto si lavori con una data certa per completare impianti, infrastrutture e quanto interessa la ricettività; e poi dare, considerando lo spessore dell’evento, una immagine nuova di Taranto, a livello nazionale e internazionale».

Qual è il ruolo del Coni nazionale e quello locale?

«Istituzionalmente segue, promuove, gestisce, organizza tutta l’attività sportiva; a questa attività istituzionale da qualche anno si è aggiunta, per delega del Governo, anche un’attività sociale, in particolare allo sport di base e all’attività motoria nell’ambito delle scuole; istituzionalmente, il Coni si interessa esclusivamente di agonismo e, in vista dell’evento più importante le Olimpiadi»

Quanti atleti fra Taranto e provincia?

«Oltre ventimila sono i tesserati, dato che si riferisce a un paio di anni fa, l’ultimo ufficiali; fra questi atleti, numerose sono le eccellenze. Fra le discipline più frequentate dai giovani e con il maggior numero di tesserati, calcio, basket, pallavolo e nuoto; anche nelle discipline minori, sicuramente non minori per importanza, vantano anche un significativo numero di iscritti».

Il primo nome che le viene in mente.

«L’elenco è lungo, menziono l’ultima: la tarantina Benedetta Pilato, enfant-prodige del nuoto che poche settimane fa, a Roma, ha stracciato il primato nazionale nella specialità “rana” sui cinquanta metri. Un fatto eccezionale, se pensiamo a una ragazza di appena quattordici anni, che ha un futuro glorioso che sicuramente farà bene allo sport, non solo nazionale».
Michelangelo Giusti Articolo 02La Pilato, pensa alla scuola. La mamma ha condiviso.

«Ha mostrato maturità, soprattutto – nonostante la disciplina sportiva che pratica – di saper tenere i piedi ben piantati in terra; promette bene per il suo futuro: quando si ottengono risultati importanti, di solito si è portati a fare programmi non sempre così contenuti; Benedetta, invece, ha mostrato che il corpo deve essere sempre collegato alla mente: la parte emotiva e intellettiva, infatti, sono gli elementi che fanno la differenza fra uno sportivo e un campione».

Che rapporto ha il Coni con le società del territorio.

«Il Coni rappresenta l’unità del mondo sportivo a livello territoriale, posto che ogni federazione ha statuti, regole, autonomia; all’esterno il Comitato nazionale rappresenta il mondo sportivo e tutte le federazioni insieme».

Si può vivere o sopravvivere di sport?

«C’è possibilità di fare sport, tralasciando i campioni e gli alti livelli che questi raggiungono, il discorso è diverso: a livello locale, un istruttore, un dirigente sportivo – perché non esistono solo gli atleti – visto che lo stesso Coni si occupa della formazione non solo atletica, ma anche di tecnici e sulla formazione dei dirigenti; Taranto, pertanto, può offrire anche occasioni di lavoro in ambito sportivo».