Molti dei nostri ragazzi hanno preso parte all’“Eid al Fitr”
Più di cinquecento i musulmani che hanno pregato rivolti verso La Mecca. Fra i temi sui quali è stato posto l’accento: lotta al terrorismo, rispetto della vita e della donna. Prosegue la raccolta di fondi per la costruzione di una moschea, sogno della comunità musulmana presente sul nostro territorio
Più di cinquecento i musulmani che si sono dati appuntamento sulla Rotonda del Lungomare a Taranto per celebrare la fine del Ramadan iniziato lo scorso 11 marzo. Al rito, svoltosi mercoledì mattina in pieno centro a Taranto, hanno preso parte numerosi ospiti della nostra struttura. Il momento, noto a quanti sono di fede musulmana come “Eid al Fitr”, ha segnato praticamente l’inizio del decimo mese del calendario islamico (seconda festività più importante dopo la “festa del sacrificio”).
Alle sette del mattino, nei pressi della Rotonda ha avuto inizio l’allestimento della preghiera. Sono arrivati furgoni e auto. Dalle vetture sono stati scaricati numerosi tappeti sui quali poco dopo si sarebbero disposti e raccolti in preghiera i musulmani presenti sulla Rotonda.
LA PAROLA ALL’IMAM…
E’ toccato all’imam dare inizio alla preghiera con i fedeli rivolti verso la Mecca, non prima di aver richiamato i presenti su temi sui quali si dibatte, a cominciare dalla secca condanna al terrorismo, con riferimento ai fatti recentemente accaduti a Mosca (l’attacco da parte dell’Isis al Crocus City Hall), e l’invito, secondo il Corano, al rispetto della donna. Altro argomento sul quale dibattono spesso i fratelli di fede musulmana, la raccolta di fondi per la costruzione di una moschea. Ognuno si tassa, per quanto possibile, per realizzare un sogno che da tempo coltiva la comunità musulmana presente sul nostro territorio.
Ricordiamo che il Ramadan è considerato il quarto dei Cinque Pilastri dell’Islam e il digiuno è un precetto religioso per i musulmani adulti, fatta eccezione per quanti sono in età avanzata. Il digiuno fu reso obbligatorio dopo la migrazione dei musulmani da La Mecca a Medina. Secondo quanto accaduto mercoledì mattina, al termine del Ramadan, è stato celebrato lo “Id al-fitr”, la festa dell’interruzione del digiuno, considerata anche “festa piccola”.
DIGIUNO, DALL’ALBA AL TRAMONTO
Durante il digiuno, dall’alba al tramonto, i musulmani si astengono dal consumo di cibi e bevande e dalla pratica di attività sessuali durante gli orari di digiuno. Cibo e bevande sono servite quotidianamente prima dell’alba e dopo il tramonto. Durante questo periodo, il digiuno solitamente include la recita delle preghiere, la lettura del Corano e un crescente impegno nelle opere di bene e nella carità.
Anche in Palestina è stata celebrata la festa di fine Ramadan. Questo rituale è stato celebrato nei rifugi improvvisati a Gaza, ma anche sulle macerie di moschee distrutte dai bombardamenti.
Siti internazionali hanno mostrato, tra le altre, una foto con decine di fedeli che si sono riuniti per pregare presso le rovine della moschea al-Farouk a Rafah, distrutta nello scorso febbraio durante un’offensiva israeliana.