Dieci atleti della squadra di pallamano sarebbero scomparsi nel nulla

Partecipante ai Mondiali in programma in Croazia, più di metà squadra ha fatto perdere le sue tracce. Telefonini irraggiungibili, l’ipotesi è che i ragazzi vogliano chiedere asilo alla Francia. La Polizia croata sta svolgendo le sue indagini, la Federazione è scioccata, genitori e parenti lanciano appelli

 

Avremmo voluto scrivere di un argomento leggero, considerando il Ferragosto, festività di Ferragosto introdotte nell’antichità dall’imperatore romano Augusto per celebrare l’arrivo di agosto, e dare un periodo di riposo ai contadini dopo l’incessante lavoro svolto nei campi.

Avremmo potuto accennare al caro-prezzi estivo dilagato sulle spiagge pugliesi; a club e lidi che proibiscono l’introduzione di parmigiana e altri piatti da asporto per un break sotto l’ombrellone; oppure a una città, Taranto, a vocazione turistica che chiude, mediamente, dai sette agli otto esercizi su dieci, disorientando quanti hanno scelta la Città dei Due mari per visitare le sue bellezze. E non è detto che, prima o poi, non lo si faccia.

Ma per la rubrica “Storie”, ci è sembrato più appropriato scrivere di metà della squadra di pallamano del Burundi che ha disertato un incontro del Campionato mondiale under 19, dandosi di fatto alla macchia. Nessuno sa che fine abbiano fatto dieci giocatori, verosimilmente si pensa a una fuga verso l’asilo politico, destinazione la Francia.

 

 

MISTERO, DOVE SONO?

Perché è proprio finito nel mistero la decima edizione del Campionato mondiale di pallamano maschile under 19, in programma in Croazia fino al 13 agosto. Da giovedì scorso nessuna notizia di dieci giocatori della Nazionale del Burundi, scomparsi nel nulla a Fiume. Il forte sospetto che sotto ci fosse qualcosa di serio, piuttosto che un attacco influenzale, una indigestione che avesse contagiato gli atleti è scattato quando i ragazzi non sono scesi in campo per giocare l’incontro valevole per i Mondiali di categoria contro il Bahrain.

Stando alle prime informazioni, sarebbero una decina i giovani allontanatisi già nella giornata di mercoledì 9, nelle prime ore del pomeriggio dal Centro studentesco di Fiume, dove erano ospiti. Al momento verso destinazione sconosciuta. Nessuno dei giovani giocatori risulta essere reperibile al telefono, segno che evidentemente hanno spento i cellulari personali per far perdere le loro tracce. Immediatamente dopo la scomparsa (presumibilmente volontaria) dei giovani, come riferito dal Dipartimento di polizia croato, sono partite le ricerche deigli atleti.

Questa la nota ufficiale delle autorità croate. «La polizia ha ricevuto un rapporto sulla scomparsa di cittadini del Burundi, partecipanti al Campionato mondiale di pallamano U19, che si sta tenendo a Rijeka (Fiume) e in altre città dal 2 al 13 agosto; secondo le informazioni raccolte finora, si tratta di dieci ragazzi, nati nel 2006, che il 9 agosto, intorno alle 15.30, si sono allontanati in direzione sconosciuta dalla zona del centro studentesco di Rijeka, dove si trovavano per tutta la durata del campionato, e non rispondono alle telefonate; sono state prese misure e azioni con l’obiettivo di trovare le persone scomparse, nonché di stabilire tutti i fatti e le circostanze rilevanti della loro scomparsa».

 

 

IPOTESI CONCRETE…

Prime ipotesi, non confermate ufficialmente dalle autorità: i dieci giovani potrebbero aver studiato la fuga, nel tentativo di raggiungere di nascosto Francia, la Germania o altri Paesi del Nord Europa, per chiedere asilo politico. Come sia stato possibile che accadesse una cosa simile: dall’uno gennaio di quest’anno, la Croazia è entrata a far parte dell’area Schengen, dunque non ci sono più controlli alle frontiere.

E poi c’è la competizione sportiva, poca cosa rispetto a quanto accaduto. La Federazione croata di pallamano, infatti, non ha potuto fare altro che prendere nota della sparizione dei giocatori. Non essendo rintracciabili, la Federazione ha squalificato il Burundi, assegnando la vittoria a tavolino agli avversari del Bahrein.

Intanto, il capo del Servizio di migrazione illegale, sostiene che la vicenda è seria. «Tutte le ipotesi – ha spiegato – sono possibili quando si tratta di casi come questo». Dal Burundi, intanto, parenti lanciano appelli alle autorità croate, nella speranza di ritrovare i dieci ragazzi. C’è una dichiarazione del presidente della Federazione di pallamano del Burundi: «Siamo completamente scioccati; siamo in costante contatto con le autorità croate: chiediamo aiuto a quanti hanno la possibilità di darci una mano per ritrovare i nostri ragazzi».