“Grease” all’Orfeo, una serata straordinaria
Un roll-up nel foyer, un palco per i nostri ragazzi, la menzione prima dello spettacolo, i selfie, gli applausi. Le interviste esclusive a Giulio Corso e Lucia Blanco, i due protagonisti del famoso musical.
Prima dello spettacolo l’atmosfera è elettrizzante. I ragazzi di “Costruiamo Insieme” si sentono in qualche modo protagonisti della serata. Al teatro Orfeo di Taranto va in scena “Grease” (“Brillantina”), uno dei musical più fortunati di sempre. Trasversale a più generazioni, ma soprattutto uno spettacolo che ha avuto successo in tutto il mondo, a qualsiasi latitudine. Le vicende e le canzoni di Danny e Sandy sono note a tutti. Dunque, la partecipazione. Ma, attenzione, il protagonismo cui i nostri ragazzi cui alludono, è una serta che pare confezionata su misura. Nel foyer, cioè all’ingresso del teatro, c’è un roll-up, un manifesto che evidenzia “Costruiamo Insieme”. Accanto a questo, due belle signorine. Forniscono i programmi di sala. Sorriso smagliante, quando in teatro arrivano i ragazzi che la cooperativa ha indicato in settimana. C’è un turn-over concordato con Renato Forte, direttore artistico della Stagione teatrale promossa dall’associazione culturale “Angela Casavola”. Ad ogni spettacolo in cartellone, dalla segreteria vengono indicati i nomi di quanti sono interessati ad assistere a uno dei titoli in programma. E’ lì che scatta il selfie. Il palco a ridosso delle scene è sempre lo stesso. I ragazzi sorridono, le foto circolano sul gruppo whatsapp. C’è un principio di invidia in chi li legge, ma dura un istante. «La prossima volta», risponde qualcuno, «toccherà a me e ad altri fratelli». E’ così che va, questa esperienza è davvero entusiasmante. Poi c’è il presentatore, Forte, che introduce lo spettacolo ricordando l’impegno della cooperativa. “COSTRUIAMO”, UN IMPEGNO DA APPLAUSI
«“Costruiamo Insieme” – dice il direttore artistico – da tempo impegnata nel sociale, è una cooperativa nota non solo per l’attività di accoglienza di extracomunitari; in diverse occasioni, infatti, ha svolto opera di volontariato: operatori e collaboratori sono quotidianamente impegnati per le fasce più deboli, anche nell’assistenza anziani, quella dei disabili, collaborando con le istituzioni e svolgendo, con queste, opera di mediazione principalmente nelle relazioni con i richiedenti asilo; inoltre, oggi è anche impegnata anche in attività interessate all’agricoltura biologica».
Il presentatore prima di introdurre lo spettacolo, prosegue. «Per chi ancora non ne fosse al corrente, ricordiamo che “Costruiamo Insieme”, possiede un sito (www.costruiamoinsieme.eu ndr) e una web radio con la quale oggi svolge una puntuale informazione con cui, fra l’altro, affianca l’associazione “Angela Casavola”. Fra gli obiettivi di questa connessione fra associazioni, lo scambio interculturale attraverso il teatro. E’ per questo motivo che l’associazione culturale “Casavola” ha inteso invitare ad ogni occasione una rappresentanza di operatori e ospiti delle strutture gestite dalla cooperativa sociale “Costruiamo Insieme”». Parte l’applauso dalla platea.
GREASE, DANNY E SANDY, UNO SPETTACOLO
Si va a cominciare. “Grease”, è uno dei titoli di punta della produzione della Compagnia della Rancia. Il successo di uno spettacolo, come il musical, viene confermato dai dettagli. Giulio Corso e Lucia Blanco erano Danny e Sandy, interpretati al cinema da John Travolta e Olivia Newton-John. Con noi scambiano volentieri due battute.
Corso. «Il nostro è un “Grease” 2.0, rinnovato nel linguaggio – dice l’attore – se qualcuno ha tempo, andasse a informarsi sulle altre edizioni di questo musical: si accorgerà che nel tempo la favola di Danny e Sandy ha registrato evoluzioni; una storia scritta negli Anni 70, ma che raccontava gli Anni 50 americani: nelle intenzioni era indirizzata a quelle generazioni, se volevi darle ulteriore interesse la rilettura doveva essere fisiologica».
A proposito del paragone con il film. «Nel nostro “Grease” – riprende Corso – non ci sono macchine volanti, abbiamo però un’altra cosa che il grande o piccolo schermo che sia, non può dare: la magia del teatro, di quanto accade in quell’istante e non accadrà mai più da nessun’altra parte; così la nostra “brillantina” è storia, emozione: stavolta si entra nella psicologia, non solo in quella dei protagonisti; nel film i personaggi di contorno vengono sfiorati, trattati a colpi di flash, nel nostro musical ognuno di questi vive e racconta la sua storia».
Quando attaccano le canzoni più conosciute, il pubblico, giovane e meno giovane, si spella le mani. «E’ una sensazione straordinaria, come se il pubblico diventasse tuo complice e si facesse accompagnare per mano dove tu vuoi portarlo e cioè a canzoni rimaste nella storia del musical, che poi sono, fra le altre, “Sei perfetta per me” e “Restiamo insieme”: dal palco si avverte il “friccicore”, come dicono i romani, il pubblico aspetta a braccia aperte quel momento lì…».MUSICAL, NON SI FINISCE MAI DI IMPARARE
Che lavoro è quello dell’attore, dell’attrice in un musical. «Non si finisce mai di imparare in questo mestiere – conclude Corso –anche se il personaggio è sempre lo stesso non bisogna avere cali di concentrazione; l’approccio a questo lavoro, mi è stato insegnato, deve essere come lo studio universitario; mai sentirsi appagati, la troppa sicurezza gioca brutti scherzi; nonostante si sia quasi alla fine di questa edizione, proseguiamo nelle prove, lavoriamo sui dettagli, che poi è il segreto di questo lavoro: non si arriva alla perfezione, ma stai sul pezzo e il pubblico questo lo avverte».
Lucia Blanco, la sua Sandy. «Avevo la sensazione di sentirmi lontana da lei – spiega – quando invece, poco per volta, mi sono ritrovata nel personaggio: c’è voluto del tempo, ma alla fine è andata più che bene, suppongo». Sorride la Blanco. «Sono esuberante, ma Sandy mi ha accompagnata nel suo mondo: c’è voluto tempo, però ho scoperto poco per volta sensibilità, dolcezza del personaggio, scoprendo anche cose su di me che, evidentemente, tenevo nascoste da qualche parte».
Completato un ciclo di rappresentazioni di grande successo, il meritato riposo. «Chi fa questo lavoro non pensa mai alla pausa; sì la stanchezza, il riposo, ma si volta pagina, ci si prepara ai provini per le prossime rappresentazioni: certo, “Grease” sul mio curriculum sarà riportato a caratteri cubitali, come la mia esperienza con la Compagnia della Rancia cominciata una decina di anni fa; dunque, in attesa del prossimo musical, ti toccano sempre danza, recitazione, esercizi. E’ dura, ma non saprei fare a meno di questo lavoro».
UN LAVORO DI SQUADRA
Un lavoro di squadra, questo è anche un musical. «Deve funzionare tutto alla perfezione: comprimari e tecnici sono importanti quanto i personaggi principali; lo sono i macchinisti, gli addetti all’audio, alle luci; una canzone, in teatro, è fatta di mille componenti che devono funzionare insieme alla perfezione».
Anche la Blanco ha visto il film. «Ma lo hanno visto tutti, anche più di una volta! Qualcuno nelle interviste ti chiederà sempre se ti sei confrontata con l’opera con Travolta e la Newton-John, dunque devi esserne consapevole; detto questo, il musical italiano ha avuto come protagonista Lorella Cuccarini, che io amo, e non puoi sfuggire a un confronto a distanza; la soluzione sta nel rileggere il personaggio, Sandy, a modo tuo; io ci ho provato, penso di esserci riuscita; lo stesso Giulio, ha dato la sua impronta a Danny, personaggio iconico interpretato da John Travolta. Questa è la magia di un classico e, se permettete, del teatro».