Un assegno di quarantamila euro nella cassetta delle offerte

«Restaurate la nostra chiesa e i suoi dipinti», ha scritto in un biglietto e in forma anonima un fedele di Ornago, vicino Monza. Don Arnaldo, non immagina chi possa essere stato: «Rispettiamo la sua volontà, pregheremo per lui…». La notizia sul quotidiano Il Cittadino, ripresa da Fanpage.it

7011492_25112431_offerte_chiesaQuarantamila euro nella cassetta delle offerte. Non in banconote di piccolo taglio, come ci capita spesso di sentire nei film, bensì con un assegno. Certo, sul titolo ci sarà pure una firma, ma don Arnaldo, che dice messa anche nella chiesa di Sant’Agata, ad Ornago, provincia di Monza e Brianza, non si pone tante domande: rispetta la volontà di quel fedele che ha accompagnato il suo grande gesto con un biglietto sul quale ha scritto: «Utilizzate questo denaro per il restauro della chiesa e per i dipinti al suo interno. Ricordatemi nelle vostre preghiere. Grazie». Un gesto nobile, d’altri tempi, volendo provare a ricostruire, ma molto alla larga, l’identikit del benefattore così generoso, che senza essere visto da altri fedeli, si è accostato in zona-altare per sfilarsi da una tasca l’assegno già compilato e introdurlo senza essere visto nella cassetta delle offerte. Come fanno i veri fedeli, che offrono quello che possono.

PERSONA GENEROSA E DISCRETA

Senza ostentare, il poco o il tanto che ciascuno può offrire alla comunità. Di sicuro non sarà stato un giovane, bensì un uomo in età, cui non fa difetto la discrezione con cui ha compiuto il gesto, tantomeno la generosità. Senza contare la sensibilità, tipica di chi ama l’arte, se il fedele così generoso ha chiesto a don Arnaldo Mavero, sacerdote della comunità pastorale di Santa Maria Maddalena, di porre attenzione anche ai dipinti custoditi in chiesa.

E il parroco, dal suo canto, che dice? Intervistato dal sito fanpage.it in una rubrica curata da Francesca Del Boca, che non si lascia sfuggire una sola di queste notizie (per questo spesso vi consigliamo di consultare questo interessante organo di informazione), si dice «curioso di sapere chi è stato, anche se al momento non ne ho idea». Condisce lo stupore con una esclamazione di colore, quasi a dare valore al suo stupore: «Ci abbiamo pensato parecchio – dice don Arnaldo a fanpage.it – con la sacrestana siamo stati lì a dire “Porco boia, chi può essere!”, ma proprio non ne siamo venuti a capo». Va bene così, il parroco un’idea prima o poi se la farà, ma se il fedele ha chiesto di restare anonimo avrà avuto le sue buone ragioni. Almeno quarantamila.

Gli-euro-più-rariDON ARNALDO, STUPITO!

Questa la storia di quell’assegno da capogiro. Un’offerta ben lontana dai soliti spiccioli. «Immaginate il nostro stupore – ha raccontato don Arnaldo al quotidiano Il Cittadino – l’assegno era inserito in una busta anonima accompagnata da un messaggio, nel quale veniva espressamente fatta richiesta di provvedere al restauro della chiesa e di dedicare allo stesso benefattore un ricordo durante la preghiera».

La domanda circolata in questi giorni, perché la curiosità è tanta, è su chi potrebbe essere il benefattore misterioso. «Non abbiamo idea di chi possa essere, di sicuro nessuno si sarebbe aspettato una generosità così discreta e così grande al tempo stesso: la scelta dell’anonimato rende però ancora più significativo un gesto così generoso».