Giornata mondiale della lentezza

Rallentare al mattino aiuta corpo e mente. Energia e vitalità con un menù completo al mattino. Giornate affrontate con maggiore serenità. Mangiare con calma facilita i processi digestivi. Aiuta la coppia e stimola il dialogo in famiglia.

In questi giorni si celebra la Giornata mondiale della lentezza. Non si compiono azioni come fossimo alla moviola, a commentare un’azione di una gara sportiva, oppure si compiono tagli a questa o quella scena per questioni di tempo. Al centro dell’attenzione della Giornata, il bene che dovrebbero volersi gli esseri umani. Va bene l’altruismo, va bene perfino essere solleciti sul posto di lavoro, non va bene quando l’uomo, la donna, vanno di corsa nel fare, per esempio, colazione. Uno studio su questa consuetudine del mattino, per esempio, ci racconta che il tempo dedicato alla prima colazione è di dieci minuti. Per gli italiani, crollo in verticale. Siamo talmente bravi da scendere a cinque minuti. Almeno per un italiano su cinque. Pochi per consumare un pasto adeguato. Se al mattino l’abitudine alla fretta ha la meglio sul resto, gli studiosi sono concordi nello stabilire sugli effetti positivi che, invece, una colazione fatta con lentezza ha sul corpo umano. Tutto parte da un pasto, frugale, ma digerito nel modo giusto. Al mattino, appunto. concordano sugli indubbi effettivi positivi di una colazione all’insegna della lentezza.

Affari italiani ha compiuto uno studio appropriato rivolgendosi ad esperti. Possibile, al bisogno, consultare anche un blog dedicato: “www.iocominciobene.it”, uno spazio online della campagna sostenuta da Unione Italiana Food, che da anni si impegna nel dare il giusto valore alla prima colazione, appuntamento celebrato in questi giorni a livello internazionale. Insomma, vivere senza frenesia. Diverse le ragioni per dedicare più tempo al primo pasto della giornata.

Consumare con estrema calma il primo pasto della giornata. Ciò consente di preparare un pasto equilibrato e prestare attenzione a questo momento. La prima colazione deve essere considerata un pasto a tutti gli effetti; indispensabile per la ripresa di tutte le funzioni fisiche e psichiche, deve essere un momento appagante e fornire nutrienti energetici, soprattutto carboidrati, prevalentemente complessi, che devono essere superiori ai 2/3 del totale. Ma, attenzione, non solo carboidrati: vanno considerate anche proteine e una piccola quantità di grassi, oltre acqua, vitamine, sali minerali ed antiossidanti. A tavola vanno bene prodotti da forno: una porzione di biscotti, pane, fette biscottate, o del muesli, da abbinare ad un bicchiere di latte o un vasetto di yogurt, e una porzione di frutta di stagione.

Molti studi oggi concordano sull’utilità del “risveglio lento. Non significa necessariamente “svegliarsi all’alba”, ma lasciare un giusto tempo, una decina di minuti, un quarto d’ora, che aiuti a rendere meno traumatico attivarsi, per dare il via ad una nuova e lunga giornata. Prendersi del tempo, come quello destinato alla colazione, può aiutarci ad affrontare la giornata in modo più attivo e soprattutto sereno. Il ritmo naturale del nostro corpo non contempla risvegli bruschi e preparazioni veloci. E’ sufficiente procedere per piccoli passi, cambiando in modo graduale le nostre abitudini. Iniziamo anticipando l’orario del risveglio, preparando la tavola con dei biscotti o dei prodotti da forno e una bevanda: non servono preparazioni elaborate, ma sarà sufficiente a stimolare l’appetito.

L’importanza della masticazione nel processo digestivo. Spesso sottovalutato, proviamo a spendere – se già non lo facciamo – del tempo in più per mangiare con la giusta calma; ciò può ottimizzare i processi digestivi, consentire di assorbire tutti i nutrienti fondamentali per il mantenimento del benessere del nostro organismo e iniziare bene la giornata.  E non solo. Mangiare lentamente può darci un maggior senso di soddisfazione perché ci permette di assaporare al meglio il gusto di quello che quello che stiamo consumando.

La mattina è il momento migliore per parlare, con il partner e con i propri cari. Parlare dei propri progetti, degli impegni che ci attendono. “É un modo per essere presenti nella mente dell’altro durante la giornata – spiega la psicologa – diversamente dalle conversazioni durante il pasto serale, che spesso consistono in un semplice resoconto di fatti spesso disturbate dal sottofondo della tv, il pasto condiviso della mattina offre un contesto ottimale per la condivisione di idee.”

Dal punto di vista psicologico, il risveglio è una transizione da uno stato alterato di coscienza (il sonno più o meno profondo) allo stato di veglia.Durante la notte, infatti, la nostra attività cerebrale non si ferma e una delle manifestazioni più evidenti di questa attività è il sogno, non solo il luogo dove si producono immagini ma anche un’esperienza emotiva, alcune volte particolarmente travolgente ed intensa. È importante trovare il tempo per parlare di queste emozioni e delle sensazioni che ancora si muovono dentro di noi le persone che ci sono vicine. Vale ancora di più per i bambini che, soprattutto se molto piccoli, hanno difficoltà a distinguere la realtà dalla fantasia. Poter raccontare il proprio sogno, poter parlare dell’emozione che ci ha lasciato al risveglio è fondamentale perché li aiuta a comprendere il mondo emotivo e a dargli la giusta importanza.

Una colazione lenta per contrastare l’invecchiamento. Se non possiamo affermare che una colazione consumata con calma prevenga i segni del tempo, certamente uno stile di vita più lento e rilassato rispetto a ritmi frenetici, come molteplici studi suggeriscono, contribuisce a diminuire le tensioni, prevenendo o rallentando i cambiamenti dell’organismo conseguenti all’invecchiamento. Un motivo in più per provare ad iniziare a colazione, come spiega la nutrizionista. Allungare il tempo per il primo pasto della giornata consente inoltre di aggiungere alimenti, come una porzione di frutta, che di solito sacrifichiamo, contribuendo ad un incremento delle fibre giornaliere, vitamine A e C, antiossidanti quali polifenoli, fondamentali per la loro attività anti-ossidante e quindi importanti per contrastare l’azione dei radicali liberi che svolgono un ruolo nei processi di danno cellulare e quindi delle alterazioni legate all’invecchiamento.

Quanto conta pianificare le nostre giornate. Non avere tempo da dedicare ai nostri progetti ci porta spesso a reagire in modo automatico a quello che ci si presenta davanti e le nostre giornate possono rivelarsi una sequela di risposte “non programmate” a stimoli che incontriamo. Questo provoca frustrazione poiché ci rimane difficile raggiungere i nostri obbiettivi se non li abbiamo focalizzati prima e se non abbiamo pianificato le strategie comportamentali per raggiungerli. Se non ci concediamo del tempo per farlo o se riserviamo quel tempo alle ore serali, oramai stanchi e condizionati dagli eventi che ci sono accaduti nella giornata, sarà difficile trovare il momento giusto presi dalla routine quotidiana.” È anche il momento migliore per riflettere su noi stessi: “prima di iniziare una travolgente giornata, ancora al sicuro nel nostro ambiente domestico, possiamo prendere maggiore consapevolezza delle nostre emozioni, dei nostri bisogni e dei progetti per realizzarli.