Un vigile del fuoco ospita a casa sua una decina di extracomunitari affamata
«In ginocchio mi hanno chiesto cibo!». Grande gesto di umanità. «Quattro giorni di viaggio, senz’acqua, senza cibo, nella massima disperazione: ho rinunciato a una cena con amici, fossi stato con loro non avrei toccato una sola posata…». Ma a Lampedusa c’è una corsa alla massima assistenza. Il ruolo della Croce Rossa italiana, brandine e generi di conforto per tutti
«Uno si è messo in ginocchio chiedendo da mangiare!». E così, Antonello, vigile del fuoco, come il suo mestiere impone – impegnato con i suoi colleghi a Lampedusa – senza pensarci su due volte, invita a una spaghettata a casa sua quei ragazzi appena sbarcati con addosso una fame mostruosa. Ce ne fossero di “Antonello” in circolazione. La cosa, con le debite proporzioni, ci ricorda un po’ tutti quei messaggi che arrivarono da Napoli nel momento più critico di uno dei maggiori periodi di sbarco qualche anno fa. I napoletani rassicurarono il resto d’Italia: se al Nord o in qualsiasi parte del nostro Paese fanno problemi, allora ogni famiglia ospiterà un extracomunitario. Non era una provocazione, accadde proprio questo.
Dunque, Antonello Di Malta – perché il vigile del fuoco ha anche un cognome, ma Antonello e basta ci piaceva di più – non ci ha messo molto a realizzare che quei ragazzi disperati e stanchi, provati da una traversata che il più delle volte è un’incognita (sai, forse, quando ti imbarchi, non sai quando, e se, arrivi…), andavano aiutati. E non a parole, ma in concreto. E così è stato.

SKY, PUNTUALE…
Il racconto parte da uno dei Tg più autorevoli della nostra tv, SkyTg24. «Erano stremati, ma soprattutto affamati», ha raccontato al cronista televisivo Antonello, che in men che non si dica ha accolto in casa un gruppo di ragazzi del Burkina Faso. Non c’era bisogno che qualcuno gli mostrasse tutta la disperazione del caso, ma quando il vigile del fuoco ha raccontato l’episodio, ha detto: «Uno di loro si è messo in ginocchio chiedendo da mangiare!». L’isola è al collasso per i continui sbarchi di questi giorni.
Antonello, hanno raccontato a Sky, doveva andare a cena con amici, quando si è ritrovato davanti casa una decina di giovani del Burkina Faso che chiedevano qualcosa da mangiare dopo essersi allontanati dall’hotspot, il Centro di Prima accoglienza. Una storia di umanità, mentre il Consiglio comunale proclamava lo stato di emergenza in seguito all’ondata di sbarchi di migranti che sta portando l’isola al collasso.
«Erano stremati, ma soprattutto affamati – riprende Antonello – uno di loro si è messo perfino in ginocchio chiedendo da mangiare! Vi rendete conto?». Così, il vigile del fuoco, ha rinunciato alla sua cena con gli amici. Rientrato a casa, ha preparato una spaghettata. «Li ho fatti accomodare nella veranda di casa mia – prosegue Di Malta – e ho cenato con loro: avevano una fame pazzesca. Ma questa gara di solidarietà cosa la stanno compiendo tutti i lampedusani, del resto come si fa a restare insensibili a una disperazione sotto gli occhi di tutti?».

UN VIGILE, VIGILE…
Antonello, merita un plauso. «Io andare a cenare a casa di amici sapendo che quei ragazzi erano sull’orlo – e forse anche oltre – della disperazione? E chi avrebbe toccato cibo? Lasciarli lì, digiuni, dopo giorni di viaggio in mare: mi hanno raccontato di essere originari del Burkina Faso, di essere partiti da Sfax e che hanno fatto un viaggio di quattro giorni: quattro giorni, senza acqua, senza cibo…».
Situazione complessa, fa sapere la Croce Rossa italiana. La responsabile-migrazioni della CRI, ha comunicato che sull’isola ci sono continui trasferimenti e all’hotspot di Lampedusa si contano oltre quattromila presenze. Una situazione complessa alla quale stanno cercando di dare risposte provando a portare l’intero sistema di accoglienza alla normalità, a una situazione da tenere sotto controllo. Nonostante le criticità, la Croce Rossa agli extracomunitari arrivati sull’isola ha distribuito brandine, fornito cibo a tutti assicurando ad ognuno la massima assistenza.