Emis Killa annuncia il ritiro dal Festival
«Dopo quindici anni di carriera ero pronto ad affrontare la rassegna canora italiana più popolare. Preferisco fare un passo indietro e non partecipare. A me è stato notificato esclusivamente il daspo, un atto amministrativo e non penale». «Sarà importante – conclude il giovane artista brianzolo – che l’indagine faccia il suo corso e la magistratura possa lavorare in serenità senza polemiche o pressioni»
Questione di ore, poi sarà Sanremo a tutto tondo. Già le reti Rai, che in questi giorni fagociteranno di tutto, hanno iniziato a pompare i nomi dei concorrenti che prenderanno parte alla settantacinquesima edizione del Festival della canzone italiana.
Una volta era la meta più ambita per chiunque di mestiere facesse il cantante. C’è stato un periodo che, di fatto, fece abbassare dolorosamente gli ascolti, quello nel quale i partecipanti si esibivano in playback. Avete presente: un cantante che si doppia da solo, la registrazione del brano va in onda e l’artista che muove, possibilmente a tempo, la bocca. Vasco Rossi spiazzò tutti, ai tempi di “Vita spericolata”: all’ultimo ritornello, invece di cantare mise in tasca il microfono che poi gli cadde per terra. Giusto per mettere un po’ di pepe a quell’edizione: come a dire “qui è tutto fasullo”.
Insomma, quella è stata un’edizione da dimenticare. Poi arrivò Baudo e mise le cose in chiaro. In realtà, lo anticipò Adriano Aragozzini sul quale nessuno avrebbe scommesso un centesimo. Invece, ribaltò tutto, mise sottosopra i precedenti rituali, introdusse daccapo l’orchestra e portò fior di cantanti stranieri a cominciare dalla superstar, Ray Charles, proseguendo per Dee Dee Bridgewater, gli America, Miriam Makeba e Toquinho. Bel colpo. Ma di questo parleremo al prossimo giro.

PASSO INDIETRO
Stavolta parliamo di un fatto di cronaca che ha anticipato l’annuncio dell’intero cast da parte di Carlo Conti, presentatore e direttore artistico del Festival di Sanremo. Insomma, prima che tutto accada, Emis Killa, cantante, rapper, comunque un personaggio in vista in ambito musicale, fa sapere di aver rinunciato alla partecipazione alla popolare kermesse canora. Lo fa non senza un certo rammarico, su Instagram. «Dopo quindici anni di carriera – spiega – ero felice di affrontare il mio primo Sanremo; ringrazio Carlo Conti per avermi voluto, ma preferisco fare un passo indietro e non partecipare». Tanto di cappello. Sia chiaro, c’è una ragione che ha indotto il giovane artista a rinunciare. Magari qualcuno gli avrà consigliato che, forse, sarebbe stato meglio rinunciare per non “intossicare” un’edizione che si preannuncia molto chiacchierata, fatto sta che è andata così. Con un breve post, sempre su Instagram, Carlo Conti ha così commentato il ritiro del rapper brianzolo: «Prendo atto con rammarico della decisione di Emis Killa di ritirarsi da Sanremo; comprendo il suo stato d’animo che non gli consente di vivere al meglio e con serenità la settimana di musica al festival».
Emis Killa è finito nel registro degli indagati all’interno dell’inchiesta “Doppia Curva”, svolta dalla direzione distrettuale antimafia, sulla presunta presenza di criminalità organizzata nel contesto delle curve “ultrà” di Milan e Inter.

ACCUSA PESANTE
L’accusa indirizzata al rapper di Vimercate è quella di “associazione a delinquere”, con particolare riferimento alle sue amicizie con i fratelli Lucci e Fabiano Capuzzo, con cui gestisce una barberia a Monza. Lucci, che gli inquirenti definiscono come “un ambizioso uomo imprenditoriale”, sarebbe il capo ultrà della curva milanista. Buona parte dei guadagni dell’uomo sarebbe dipeso proprio dai contatti personali con il mondo dell’industria musicale italiana, tra cui quelli di Emis Killa e Fedez. Due fra le amicizie più importanti, che stando sempre a quanto indicato dagli inquirenti, gli avrebbero permesso di ottenere accordi per la gestione di concerti a livello nazionale e internazionale. Detto in soldoni, secondo le indagini: un’amicizia che sarebbe stata considerata scomoda per Killa. Per giunta, non l’unica. Sui diversi del popolare artista sarebbero state postate immagini coniugate a cosche calabresi.
Già lo scorso settembre l’abitazione del cantante era stata perquisita. Nel suo appartamento erano state rinvenute armi bianche (coltelli, tirapugni e un taser, una sorta di storditore elettrico).
Al cantante, e di questo la commissione del Festival era al corrente, era stato anche dato un daspo di tre anni, cioè un divieto all’ingresso degli stadi. Tifoso milanista, Killa era stato individuato tra le persone che avevano assistito al pestaggio di uno steward prima della partita Milan-Roma. Il malcapitato aveva commesso l’errore di non chiudere un occhio su un tifoso che non aveva il biglietto, impedendogli di entrare. L’artista che ha rinunciato a Sanremo non aveva altro a suo carico, ma tutto questo sbucato nuovamente alla vigilia della rassegna, è bastato a fargli compiere questo passo indietro: ve lo immaginate assediato, introdotto e tartassato per una intera settimana sempre dalla stessa domanda? A quel punto, meglio chiarire la sua posizione e poi ripresentarsi. Così, dopo aver appreso dai giornali di essere indagato, il cantante ha assunto la dolorosa decisione di non partecipare alla gara canora.

RINGRAZIO CARLO CONTI
«Dopo quindici anni di carriera – il suo messaggio – ero pronto ad affrontare il mio primo Sanremo; ringrazio Carlo Conti per avermi voluto, ma preferisco fare un passo indietro e non partecipare; apprendo oggi dai giornali che sono indagato – puntualizzo: a me è stato notificato esclusivamente il daspo, che è un atto amministrativo e non penale – e se questo corrisponderà al vero sarà importante che l’indagine faccia il suo corso e la magistratura possa lavorare in serenità senza polemiche o pressioni e circhi mediatici».
«Confido che tutto si risolva al più presto per il meglio – ha aggiunto l’artista – e spero di poter affrontare in futuro un Festival in cui ad essere centrale sia la musica, poter portare la mia canzone, parlare solo di quella e divertirmi, come avrebbe dovuto essere quest’anno e come è giusto che sia per tutti gli artisti che decidono di mettersi in gioco e partecipare alla gara». Detto del daspo, che sconterà nei prossimi tre anni (tre anni senza assistere alle gare del suo Milan), c’è una presunzione di innocenza. Molti avrebbero fatto carte false, figuriamoci; qualcuno avrebbe potuto cavalcare la notizia, farsi pubblicità, non del tutto positiva, sia chiaro, Killa ci ha pensato e ripensato. Poi ha deciso chiamandosi fuori, di rinunciare all’occasione della sua vita. Non è da tutti, così il primo applauso a Sanremo, che molti siano d’accordo o no, forse è proprio per lui.