Plauso dall’Europa per l’impegno del nostro Paese nell’accoglienza-migranti

Respinto l’appello della Francia, che intendeva lasciare al nostro governo l’intera gestione delle quattro navi Ong giunte in questi giorni. Da Berlino a Lussemburgo: «Sta facendo, e bene, la sua parte: continueremo ad attenerci al meccanismo di solidarietà nei confronti di quei Paesi che permettono l’approdo di migranti salvati in mare», la risposta

hand-663726_960_720«Componiamo un quadro che permetta di trarre le conseguenze – erano state le parole di ieri del ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin – dell’atteggiamento italiano». Tradotto dal politichese internazionale: «Germania, Olanda, Paesi dell’UE, lasciamo che la questione-migranti se la sbrighi l’Italia, da sola!».

In questi giorni, è storia di lunedì scorso a volere essere precisi, non si è parlato che di “migranti da isolare”. Come fossero un pacco da porre momentaneamente in un angolo in attesa di “nuove”, e non esseri umani, bambini, affamati, in condizioni igieniche gravi, qualcuno anche senza vestiti addosso, per non parlare di quanti avevano (e hanno) problemi di salute. La Francia, intesa come governo, alla fine sconfessata anche da se stessa, dal suo Paese, dall’autorevole Le Figaro e dalle più autorevoli testate giornalistiche transalpine, ha fatto marcia indietro. Si è chiarita, ha provato a rimescolare le carte, a confondere le idee, ma alla fine davanti all’evidenza dei fatti e alla magra figura, ha dovuto fare marcia indietro. Sconfessata. Sbugiardata. Spubblicata.

APPELLI FRANCESI RESPINTI

Dunque, come hanno scritto quotidiani e periodici italiani, da Corsera al Secolo, Da Repubblica al Giornale, dall’Espresso a Panorama, sono caduti nel vuoto gli appelli della Francia per isolare l’Italia dalla questione-migranti. Ma è accaduto quanto il governo francese non si aspettava: alla su richiesta di sospendere l’atteggiamento solidale circa l’accoglienza dei migranti, sono arrivate immediate le risposte negative da Berlino e Lussemburgo, che hanno manifestato a chiare lettere di non prendere lontanamente in considerazione l’opzione di respingimento o lasciare nelle sole mani dell’Italia l’accoglienza.

In particolare, di grande importanza si è rivelata la risposta della Germania. Berlino ha chiarito alla Francia che continuerà a rispettare il patto di solidarietà sui migranti, ma ha anche riconosciuto al nostro Paese che «l’Italia sta facendo la sua parte: ha accolto tre delle quattro navi tre delle quattro navi Ong al centro delle discussioni di questi giorni».

bundestag-2463231_960_720RISPOSTE DALLA GERMANIA

L’agenzia di stampa italiana più autorevole, l’Ansa, nei giorni scorsi ha subito interpellato il Ministero dell’Interno tedesco a proposito della richiesta francese. «Continueremo ad attenerci al Meccanismo di Solidarietà nei confronti dei Paesi che permettono l’approdo di migranti salvati in mare. Questo vale espressamente anche per l’Italia, che ha permesso lo sbarco di tre navi», ha sottolineato un portavoce del ministero. Stessa, ferma risposta dal ministero degli Esteri lussemburghese, competente per l’immigrazione: «Non intendiamo sospendere la nostra partecipazione: continueremo a mostrare solidarietà. Inoltre, auspichiamo che Francia e Italia riescano a risolvere molto presto la controversia (in realtà l’Italia sarebbe danneggiata dall’atteggiamento del governo francese, ndr), in modo tale che, come europei, alla fine si possa avere un’unica posizione, un’unica risposta europea».

Infine, anche l’Olanda ha fatto sapere che non intende sospendere la sua partecipazione al meccanismo di solidarietà per la redistribuzione dei migranti, al quale partecipa, però, non con i ricollocamenti, ma con l’erogazione di finanziamenti.