“Costruiamo Insieme” e i suoi progetti

Finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri mediante l’“otto per mille” Irpef, il documento è finalizzato a dare risposta a quanti, usciti dal sistema di accoglienza, restano privi di mezzi di sussistenza e ospitalità.

Oggi facciamo il punto su un altro dei progetti sui quali “Costruiamo Insieme” si sta impegnando: l’Assistenza ai rifugiati. Da tempo la nostra cooperativa sociale svolge opera di accoglienza con i CAS, passaggio obbligato per quanti arrivano in Italia da Paesi, il più delle volte africani, per chiedere asilo. E’ bene ricordare che molteplici sono i motivi che spingono questa gente a lasciare la propria terra nella quale da anni esistono conflitti etnici, guerre civili e persecuzioni di ogni genere.

Dunque, il progetto “Assistenza Ai rifugiati”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per il coordinamento amministrativo, mediante l’“otto per mille” dell’Irpef, è finalizzato alla costruzione di risposte concrete ai bisogni espressi da quei rifugiati usciti dal sistema di accoglienza che, ottenuto il permesso di soggiorno, perdono il diritto ai programmi di accoglienza e restano privi di mezzi di sussistenza e ospitalità.

Obiettivo primario dell’intervento è rappresentato dal completamento del percorso di inclusione, eventualmente iniziato nelle strutture di accoglienza, con interventi finalizzati all’integrazione sociale, lavorativa, abitativa nell’arco temporale di dodici mesi.

Al di là del dato valoriale insito, la proposta risponde ad un bisogno reale e rappresenta un’opportunità per gli Enti Locali competenti (Servizi sociali comunali) investiti della presa in carico temporanea dei soggetti in questione. In buona sostanza, il progetto mira contestualmente a supportare e facilitare la realizzazione di una dimensione di autonomia economica, auto-realizzazione e valorizzazione delle capacità, favorendo lo sviluppo e l’affermazione della dignità sociale della persona e prevenendo situazioni di abbandono, depressione, devianza, dispersione, disagio.

L’intervento è incardinato sulla rimodulazione di venti posti residenziali dei Centri di Accoglienza di Modugno e di Taranto, per la durata complessiva di 12 mesi. In questo lasso di tempo, i rifugiati presi in carico saranno accompagnati, assistiti e avviati allo svolgimento di attività di accoglienza, orientamento e tutela, finalizzate ad accrescere il potenziale di conoscenze e competenze utili a facilitare l’accesso al mondo del lavoro e alla costruzione di un percorso di integrazione e di riconquista dell’autonomia.

La proposta progettuale, inoltre, prevede la possibilità di un turn-over, determinato dal verificarsi di processi integrativi individuali, consentendo l’ampliamento della platea dei beneficiari dell’azione.