Un concreto progetto di “blue economy” potrebbe rilanciare un territorio
Arriva da Bari la scossa per Taranto e provincia. Il porto, la turca Ylport e la riassunzione dei dipendenti Evergreen, l’aeroporto “Arlotta”, l’università, nuovi corsi di laurea e “Casa dello studente”. Alcuni degli elementi per slegare un nuovo progetto di economia dal Polo industriale.
Ad ottobre a Taranto si svolgerà la Fiera del mare. Obiettivi principali dell’iniziativa: sostenere e valorizzare il processo di trasformazione del tessuto socio-economico ionico, risorse locali, filiere produttive artigianali, industriali e agro-alimentari legate anche alla “blue economy” e convogliare investimenti esterni per favorire l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese pugliesi.
E’ uno degli snodi principali della cosiddetta “economia blu”, che altro non è se non il processo di creare un ecosistema, naturalmente sostenibile, in seguito alla trasformazione di elementi fino ad oggi poco valorizzati in un organismo redditizio per l’intero territorio che comincerebbe a smarcarsi dal polo industriale che, in qualche modo, ha governato sul territorio.
Occorreva avviare un procedimento che valorizzasse le diverse potenzialità della provincia ionica. Alcune già affermate, ma che necessitavano di una spinta per rimettere in moto meccanismi che, insieme con altri progetti, potrebbero condurre Taranto e provincia finalmente lontano da logiche che negli ultimi sessant’anni avevano prodotto risultati (e sentimenti) contrastanti.
Le novità sulla “blue economy” indirizzata sulla provincia ionica, arrivano direttamente da Bari. Promotore di un documento che spiega, punto per punto, il percorso necessario da affrontare per porre Taranto al centro dell’economia del Mezzogiorno, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Mino Borraccino. La riflessione di Borraccino che menziona strumenti dei quali il territorio si starebbe dotando per delineare la Taranto futura, è lo spunto di una riflessione sulle potenzialità di Taranto, la sua provincia, strategici per un rilancio economico del quale l’intera regione possa beneficiare. L’impegno del politico pulsanese si concretizza dalla sottoscrizione della Legge regionale speciale per Taranto promossa dal consigliere regionale Gianni Liviano. Secondo Borraccino, infatti, starebbero maturando le condizioni perché Taranto vada oltre la monocultura dell’acciaio, liberandosi da un destino che sembrava averla segnata per sempre.
PORTO STRATEGICO
Fino allo scorso 10 giugno era stata attiva la consultazione pubblica sul Piano Strategico per Taranto, promossa da Regione Puglia e ASSET (Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio) in collaborazione con Comune di Taranto. Cittadini, imprese, associazioni, enti e istituzioni insieme hanno espresso opinioni sul primo documento di analisi e sugli obiettivi strategici per sviluppo e valorizzazione del territorio tarantino.
In forma partecipata, sono scaturiti i primi elementi di una visione complessiva che puntasse a una città libera dal “carbone” e, finalmente, porto del Mediterraneo, orientata alla conoscenza, alla cura di ambiente, persone, lavoro e sviluppo.
Fra gli obiettivi principali, la rimozione di ostacoli a uno sviluppo socio-economico sostenibile e una riorganizzazione e diversificazione del tessuto economico per generare nuova occupazione soprattutto per i giovani e le donne.
Nello scorso mese di luglio, la Giunta regionale ha approvato la variante al “PRG” (Piano Regolatore Portuale) del Comune di Taranto con la massima attenzione rivolta a vincoli territoriali, aspetti ambientali, paesaggistici e urbanistici.
Grande importanza, pertanto, ha rivestito l’approvazione della delibera in questione, considerando che dal 30 luglio scorso la società turca Ylport, una delle più quotate al mondo, ha assunto la gestione dell’area portuale. Ylport, come noto, succede ad Evergreen riavviando l’attività dopo un fermo di alcuni anni. Realizzate le ultime formalità nel passaggio di consegne, Ylport darà formalmente corso alla fase di un riassorbimento graduale delle centinaia di lavoratori già dipendenti di Evergreen.
NUOVI SCENARI ECONOMICI
La ZES Jonica interregionale, istituita con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri nello scorso giugno, aprirà importanti scenari di sviluppo economico per il nostro territorio (coinvolta anche la vicina Basilicata).
Previsti, per l’occasione, benefici fiscali e semplificazione amministrativa per le imprese che vorranno investire sui 1.518 Kmq dei territori di Taranto, Martina Franca, Massafra, Mottola,Manduria, San Giorgio Jonico,Monteiasi, Statte, Carosino, Faggiano, Francavilla Fontana e Grottaglie, oltre ai comuni della Basilicata. Mentre altri 89 Kmq di territorio saranno assegnati ai Comuni che ne faranno richiesta.
Il Piano di Sviluppo Strategico Z.E.S. Puglia e Basilicata, come relaziona l’assessore regionale Mino Borraccino, è reso possibile per legge dalla presenza del porto di Taranto e dell’aeroporto di Grottaglie. Arricchito dal Centro intermodale di Francavilla Fontana, questo delinea le prospettive di sviluppo prevedibili per la Puglia, individuando i numerosi settori che ne beneficerebbero: agroalimentare, logistica, meccanica, navalmeccanica, settore aeronautico, commercio e costruzioni. Senza sottovalutare lo specifico interesse che susciterebbe la Z.E.S. per la Cina e la cosiddetta “Nuova via della seta”.
A tale scopo, andrebbe pertanto ripensata la funzione dell’aeroporto di Grottaglie, che rivestirebbe un ruolo da protagonista per il futuro socio-economico non solo della provincia ionica, ma dell’intero Paese. L’aeroporto “Marcello Arlotta” infatti, inserito dal 2016 nel Piano Nazionale Aeroporti (categoria aeroporti di interesse nazionale), parte integrante del programma internazionale per la produzione in loco delle fusoliere del Boeing 787, possiede anche tutti i requisiti per diventare definitivamente la piattaforma integrata per la sperimentazione degli aeromobili a pilotaggio remoto.
Questo esercizio, alla luce del rilancio delle attività portuali di Taranto, assicurate dalla concessione del terminal container alla grande società turca Ylport, potrà contare sulla crescita dei servizi di cargo-logistica, con ottime ricadute occupazionali. L’industria aerospaziale rappresenta, oggi, una delle principali voci che concorrono a determinare il P.I.L. della nostra regione, con significativi risultati soprattutto in termini di export che fanno di questo comparto uno dei settori trainanti della nostra economia.
Regione Puglia e, in particolare, l’Assessorato allo Sviluppo cconomico, forniranno il loro contributo attivando misure di aiuto mirate e cofinanziando le buone iniziative imprenditoriali.
MEDICINA E CASA DELLO STUDENTE
Dal prossimo anno accademico a Taranto partiranno nuovi corsi universitari: Laurea in Medicina e Chirurgia, Magistrale di Scienze e Tecniche dello Sport. Ed è a tale proposito di che Borraccino sottolinea il suo impegno. “Mi attiverò – assicura l’assessore regionale allo Sviluppo economico – per un altro progetto fondamentale per Taranto: la costruzione della Casa dello studente, per favorire quel fermento culturale di cui sono portatori straordinari le nostre giovani generazioni”.
“Per favorire lo sviluppo di Taranto e della sua provincia – conclude Borraccino nella sua nota – è necessario valorizzare le potenzialità di un territorio importante dal punto di vista strategico. Occorrono, insieme, una visione di lungo respiro e una grande coerenza nel mettere in campo iniziative e investimenti per superare le attuali condizioni di emergenza (bonifiche, ambientalizzazione, riqualificazione ambientale), per migliorare la qualità della vita, per diversificare l’economia e l’occupazione (economia circolare, ricerca e sviluppo, valorizzazione degli eco-sistemi), per promuovere uno sviluppo urbano sostenibile (qualità dell’ambiente urbano, energia, ciclo dei rifiuti) e per ridare fiato al turismo culturale, che ha nel Museo Archeologico Nazionale un fulcro centrale, e a quello balneare, che interessa la costa ionico-salentina”.