Armando Spataro, ospite della web-radio “Costruiamo Insieme”

L’ex magistrato e procuratore di Torino, ospite dell’incontro nell’ex Caserma Rossarol insieme con il consigliere regionale Gianni Liviano e il docente universitario, Ivan Ingravallo. Tema, “Immigrazione fra diritti, sicurezza e accoglienza”: politica dei “porti chiusi” vietata per legge, negare l’ingresso agli extracomunitari è antigiuridico, persi numerosi posti di lavoro a causa del Decreto-sicurezza.

La politica dei “porti chiusi” è vietata per legge; negare l’ingresso a chiunque chieda asilo è un atteggiamento antigiuridico; persi numerosi posti di lavoro a causa del Decreto-sicurezza. Questi alcuni dei concetti scaturiti nel corso del dibattito svoltosi nell’ex Caserma Rossarol di via Duomo a Taranto, sede dell’Università “Aldo Moro”. Fra i relatori, l’ex magistrato Armando Spataro, che ha concesso un’intervista esclusiva alla web radio di “Costruiamo Insieme”, il consigliere regionale Gianni Liviano, promotore dell’incontro con l’associazione “Le Città che vogliamo”, e Ivan Ingravallo dell’Università di Bari e Taranto.

Tarantino, già procuratore della Repubblica a Torino e procuratore aggiunto presso il Tribunale di Milano, coordinatore del gruppo specializzato nel settore dell’Antiterrorismo, Spataro ha tenuto una lectio magistralis su “Immigrazione fra diritti, sicurezza e accoglienza”.

Si è parlato di equivoci, talvolta indotti da ragioni politiche, che generano  informazioni che disorienterebbero i cittadini. Si è fatto allusione a frasi come “Aiutiamoli a casa loro!” o “Gli immigrati tolgono lavoro agli italiani!”, diventate una consuetudine per considerare tout-court un tema che, invece, richiede un approfondimento maggiore. Spataro ha parlato della  Libia, dove c’è guerra, piuttosto che “scontri”, come invece riportato da fonti politiche. La guerra, infatti, è una delle condizioni in cui è possibile richiedere asilo: come si potrebbero, infatti, aiutare “a casa loro” vittime di un conflitto che semina morte quotidianamente. Il lavoro, altro argomento caldo. Gli extracomunitari non sottraggono occupazione agli italiani: l’Italia, è stato detto, è infatti il secondo Paese in Europa per il minor numero di immigrati presenti.Spataro articolo 01I numerosi posti di lavoro, piuttosto. Li hanno persi le cooperative sociali impegnate nel settore dell’Accoglienza, in seguito al “Decreto di Sicurezza”: Centri di accoglienza chiusi, immigrati per strada. Una scelta che, insieme alla riduzione di fondi, ha provocato crisi nel settore. Senza contare, che mettendo per strada migliaia di extracomunitari sono aumentati bisogno di assistenza e rischi di “avvicinamento” a organizzazioni criminali.

La politica dei “porti chiusi” è vietata per legge, è stato detto nel corso dell’incontro nell’ex Caserma Rossarol. Lo confermano le Convezioni internazionali che impongono l’accoglienza. Unica ragione in cui i porti possono essere chiusi, è stato spiegato, sarebbero solo ragioni legate alla sicurezza dello Stato. In questo caso, però, il pericolo andrebbe prima documentato in modo specifico. Dichiarare, infatti, “Potrebbero arrivare terroristi…”, non è un criterio giuridico.

«Non siamo battitori liberi – ha detto Gianni Liviano, consigliere regionale pugliese – oppure esseri che camminano per conto proprio: apparteniamo a una comunità che si arricchisce delle diversità, invece di respingerle. Quello dei migranti – come ci ha spiegato nella sua “lectio magistralis” l’ex magistrato Armando Spataro – è un tema scottante, spesso caratterizzato da commenti figli dell’emotività, di certa propaganda e non dal rispetto giuridico».

L’importanza di ascoltare un argomento trattato con la massima competenza è, invece, l’aspetto colto durante il suo intervento, da Ivan Ingravallo, docente dell’Università di Bari e Taranto. «In un momento nel quale fake-news e notizie incontrollate sono all’ordine del giorno – ha detto Ingravallo – una lezione come quella a cui abbiamo assistito: puntuale, circostanziata come poche, non può che arricchirci e di questo non possiamo che essere riconoscenti agli organizzatori per aver messo in relazione fra loro università, città e competenze».Spataro articolo 02L’ospitalità in un Paese tocca a chi chiede asilo in presenza delle condizioni di legge. L’esatto contrario, respingere chi chiede ospitalità, sarebbe infatti atteggiamento antigiuridico. L’errore nel quale talvolta incorre il cittadino sarebbe quello di riconoscere al potere politico una discrezionalità tale al punto da sottrarsi alla legge. La Corte costituzionale lo ha spiegato più volte: non esiste questa possibilità.

Spataro, favorevole all’accoglienza. «Non sono un accademico – ha dichiarato l’ex magistrato – condivido quanto scrisse il compianto Stefano Rodotà: “La solidarietà non è un sentimento, ma un diritto”».

A proposito dell’autorevole ospite della nostra web-radio – intervista che potrete riascoltare in palinsesto, ma anche in streaming – non molti sanno (o ricordano) che l’ex magistrato tarantino, appassionato di musica country, è stato per una breve stagione conduttore radiofonico sulle frequenze di Radio Taranto. Proprio in virtù di una preparazione non indifferente nel campo della West-coast, Spataro si è prestato a un divertente giochino legato alla sua competenza musicale. Non solo Crosby, Stills, Nash & Young, ma anche Dylan. Proseguendo per gruppi rock più recenti come Coldplay e Radioheads, per concludere con uno dei prossimi concerti che una formazione terrà prossimamente a Milano. Per conoscere il nome del gruppo particolarmente atteso, basterà restare ascoltare “Costruiamo Insieme – Web Radio”.